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Alla Barona si spara da balcone negli androni

La Barona non è un quartiere con una chiara fama ma quello che è successo in via Primo Mazzolari, al quartiere Barona, dimostra come Milano abbia sempre più bisogno di forti investimenti di sicurezza nelle periferie, e di decisi allontanamenti dalla città. Non è accettabile che in una città così bella e culturalmente avanzata come Milano avvengano fatti che sono tipici dei ghetti e delle strade delle periferie di Chicago.

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Cioè che è successo in via Primo Mazzolari lo scorso 26 ottobre ce lo ha raccontato il vicequestore Daniele Barbieri, dando la notizia dell’arresto, con l’accusa di tentato omicidio, di Abdel Attiff El Abbassi, di 34 anni, avvenuto lo scorso 4 novembre, in un bar di Corsico, dopo quasi 10 giorni di intense ricerche.

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Agguato con un fucile a canne mozzate

El Abbassi il 26 ottobre si era appostato in agguato, insieme ad un’altra persona, nell’androne del palazzo in cui vive. Ha aspettato che il suo dirimpettaio, Giovanni Bertolaja rientrasse , e quando lo ha visto entrare nel palazzo gli ha sparato con un fucile a pallini e canne mozze.

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Ha mirato alla testa e lo ha colpito ad un occhio. Dietro di lui c’era una donna che era entrata nell’ androne del palazzo per recarsi a trovare una parente, ed è stata colpita al volto da alcuni pallini.  Altri colpi hanno sfondato il vetro del portone di ingresso. La donna se la è cavata con tanta fortuna e un grandissimo spavento. E’ stata colpita di striscio alla guancia. Bertolaja ha invece perso un occhio.

Convivenze difficili, anzi impossibili

Ambedue, sia Bertolaja sia El Abbassi, hanno precedenti per spaccio di droga.  La lite fra i due non è però dovuta alla droga. Secondo quanto stanno appurando le squadre investigative della polizia di Stato, il motivo del ferimento sarebbero delle lunghe liti condominiali. 2 giorni prima erano culminate in un altro scoppio di violenza e in cui era dovuta intervenire una volante della polizia. Prima di quel momento però nonostante ci fossero stati diversi episodi e diverse liti, nessuno aveva chiamato le forze dell’ordine.

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El Abbassi dopo l’arresto ha detto alla polizia che il 24 ottobre Bertolaja avrebbe sparato un colpo di pistola verso il suo balcone. In quel momento vi ci si trovavano la moglie e il figlio. Però, benchè chi ha chiamato la polizia avesse detto di aver sentito un colpo di pistola, una volta sul posto gli agenti non hanno trovato bossoli e neppure proiettili conficcati nel muro. 

Un uomo braccato

Due giorni dopo, però, durante una perquisizione dopo il ferimento, in casa di Bertolaja sono stati trovati un bilancino e un bossolo. Si sta ancora cercando l’arma, chiaramente illegale, con cui Bertolaja potrebbe aver sparato. Attualmente, mentre il marocchino si trova in carcere, sono valutate anche le responsabilità del ferito, che è a casa in convalescenza.

Per ritrovare il fuggiasco gli agenti della polizia di stato hanno setacciato tutto il quartiere Barona, e quello, poco lontano, del Giambellino, e tutti i luoghi in cui erano soliti recarsi gli amici e la moglie di El Abassi. Infine lo hanno trovato a Corsico, in un bar, mentre stava bevendo con un connazionale

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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