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Partono i divieti in Darsena e la gente non è contenta

I nuovi divieti che sono entrati in vigore questa notte nella zona della Darsena di Milano non piacciono ai milanesi. Saranno operativi dalla mezzanotte del 14 luglio e dureranno fino al prossimo 12 agosto.

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Nella zona della Darsena e nelle vie adiacenti, piazza XXIV Maggio, viale Gorizia, via Codara, piazzale Cantore e viale Giovanni D’Annunzio, è proibito portare bottiglie di vetro, lattine, aste da selfie e fuochi artificiali e di esercitare il commercio in forma itinerante. E’ cioè vietata anche la circolazione dei venditori regolari e ai camioncini degli street food.  Mentre sono molto chiari i motivi per cui si vietano le bottiglie di vetro, le lattine e i fuochi artificiali, i petardi, i botti o razzi, non si capisce molto bene anche perchè non si può detenere le aste per fare i selfie.

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Divieti anche per bar ed esercizi pubblici

Anche i bar e gli esercizi pubblici non potranno vendere o distribuire gratuitamente bevande in bottiglie di vetro o in lattina. Potranno però spillare bibite mettendole in bicchieri di plastica o di carta. insomma, il bando colpisce direttamente il vetro e la latta, oltre ceh lo street food. Però dall’amministrazione asseriscono che non c’è una volontà punitiva, dietro i divieti di questa ordinanza. Anzi, dicono ch eè stata fatta per ottenere lo stesso risultato che si è avuto nelle aree dei navigli dove, senza che vi fosse nessun divieto, si beve birra e bibite da bicchieri di carta e di plastica.

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I milanesi poco felici dei divieti

Se per i turisti estivi questa scelta può essere un vantaggio, o comunque un fatto di cui neppure si accorgono, per i milanesi invece costituisce una limitazione. “Non posso portarmi una birra da casa, da bere con gli amici in darsena? domandano. No, non si può, a meno di non travasarla in una bottiglietta di plastica. Comprare un birra sul posto, di quelle piccole, costa 6euro. Un piccolo patrimonio, che non tutti i milanesi possono permettersi.

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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