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Ossona Insieme. Maratona disastrosa. Le responsabilità

Ossona – Questa mattina la maratona di Ossona insieme ha invaso il paese. Grande partecipazione, forse più di mille persone, ma l’organizzazione è stata disastrosa. A caccia delle responsabilità.

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forsemaratona Questa mattina intorno alle 8.30 è iniziata la 26esima maratona di Ossona Insieme. La partenza è stata da villa Bosi, dalla sede della proloco Morus Nigra. Gli atleti son partiti fino alle 9 del mattino. 3 percorsi della lunghezza di 5, 12 e 18 chilometri. Grande partecipazione. Le borse gastronomiche sono state distribuite ai primi 800 iscritti alla corsa, ci sono state le premiazioni e, infine, è stata servita una bella e fumante polenta con la salsiccia. Le macchine dei maratoneti erano parcheggiate ovunque. Si partiva dall’altezza dei capannoni dell’ex Bertola. Poi lungo lo stesso percorso della maratona, lungo i lati della tangenziale Via Nino Bixio fino, e oltre, all’incrocio con la via Bosi. Quindi lungo le vie del paese, con ogni parcheggio disponibile occupato. Più di mille persone che hanno invaso il paese correndo. A farne le spese sono stati gli abitanti di Ossona che, a causa delle disorganizzazione, hanno avuto disagi e vissuto momenti di vero pericolo.

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Il disastro nell’organizzazione della maratona

So che scrivendo questo articolo riapro la solita caccia alle streghe e mi sa che pagherò caro l’amore per la verità, un’altra volta. Sono molto lontani i tempi in cui la maratona di Ossona Insieme era una delle migliori della provincia di Milano. Questa volta, infatti, è  stata un disastro. Non c’è stato nessun preavviso. Neppure un cartello che nei due giorni precedenti la corsa che avvisasse dell’evento i cittadini.  Gli ossonesi son stati colpiti alla sprovvista, letteralmente invasi. Durante lo svolgimento della maratona non c’era, per le strade, un solo cartello di deviazione del traffico. La macchine sono state lasciate circolare in tutti i sensi durante il passaggio degli atleti nelle vie del paese e sulla tangenziale. Non sono stati fatti neppure i cartelli con le indicazioni dei percorsi alternativi.

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Agli incroci i volontari a far di tutto

Agli incroci c’erano solo i volontari  di “Quelli della via Baracca” che hanno fatto quello che hanno potuto. Dovevano segnalare la strada agli atleti, e invece si son trovati a fare i vigili e a dare indicazioni agli automobilisti disperati. Uscire, entrare o muoversi da una parte all’altra del paese non è un’operazione facile neppure in condizioni normali. Questa mattina era un incubo.

Rischi corsi

I momenti di rischio per gli atleti son stati parecchi. In un caso sono stata io direttamente testimone. Un atleta che aveva già finito il suo giro e se ne stava andando in automobile, è uscito dal parcheggio proprio mentre passava un degli ultimi gruppi di atleti. E’ mancato un soffio alla tragedia. L’atleta a piedi si è appoggiato al cofano della macchina per evitare di farsi investire in pieno e poi ha dato uno scatto. Alle spalle un’altra auto e una fila di altre 4 stava percorrendo la carreggiata contraria. Una persona meno agile sarebbe caduta e sarebbe finita sotto le ruote di una delle automobili. Momenti simili sono stati parecchi, nella mattinata della maratona. La responsabilità? La macchina della polizia locale era presente, con un solo agente. Che le ipotesi le faccia il lettore.

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

8 pensieri riguardo “Ossona Insieme. Maratona disastrosa. Le responsabilità

  • Sig.A Preti, ci sono alcune inesattezze nel suo articolo: inanzitutto la maratona è una gara di 42km e 195mt, la Manifestazione in oggetto ha distanze diverse di 5,12,18km – in secondo luogo le faccio presente che la Federazione Italiana A.S.P. che patracinia la manifestazione la riconosce ad oggi tra le migliori della Provincia di Milano, Monz/Brianza e non solo! Siamo giunti alla 26^ edizione e la quasi totalità degli ossonesi sa che all’ultima Domenia di Novembre le vie del paese sono alietate da sportivi della lombardia che colorano e rendono viva la campagna ossonese. Per quanto ricguarda cartelli e/o deviazioni il Comune, a nostro avviso a ragione, non ne ha mai ritenuto opportnuna la necesssità. Le strade prncipali erano presidiate anche dai Vigili Urbani e Protezione Civile che NON hanno segnalato alcuna rimostranza da perte degli automobilisti. Va da se che scrivere un articolo senza conoscere bene i dati e i fatti, o prendendo spunto da un episodio a fronte di migliaia altri positivi non è un’etica onorevole! Per il prossimo nel merito la inviterei cordialmente a leggere le migliaia di commenti positivi e gioiosi che puo riscontrare anche sui social-network di stamane oppure a prendere informazioni dai suoi concittadini che gestiscono e vivono una delle Manifestazioni che rende Ossona famosa in tutta la Lombardia! Con sincero affetto!

  • Avatar photo Ilaria Maria Preti

    Caro Signor Flavio, io non ho scritto inesattezze. I dati sulle lunghezze del percorso sono stati presi direttamente dal sito internet della proloco Morus Nigra. Sarò più precisa. A Ossona ci son 4mila abitanti. Circa un centinaio partecipano e seguono il podismo. Gli altri 3900 non hanno nessuna idea di quello che fa la podistica. Tanto meno sanno della corsa. Non lo sapevo neppure io che faccio la giornalista e, mi perdoni la poca considerazione, ma come gli altri 3900 ossonesi dedico legittimamente l’ultima domenica di novembre ad altre attività. Non c’era una solo cartello, non un comunicato stampa, non un avviso di qualunque tipo che avvisasse e ricordasse che in quel giorno si svolgeva una gara con un migliaio di persone che correvano a piedi. E le misure di sicurezza sono stata, inequivocabilemnte, inadeguate all’evento.
    Sulla presenza dei vigili: ce ne era uno, e anche quello poco attento. Ha dato il via alle auto mentre passavano i podisti, e l’episodio che ho raccontato è avvenuto a poca distanza da dove si era posizionato. hanno lasciato passare le auto nei due sensi sulla tangenziale mentre passavano i podisti.. Sulla segnalazione da parte della protezione civile, provi a chiedere meglio. Perchè io sono una di quelle che le rimostranze sull’organizzazione le ha fatte eccome. Via Bosi angolo via Vittorio Veneto. Ore 9.30 circa. Oltre a me, le rimostranze le ha fatte mio padre, che veniva da Milano e non riusciva a raggiungere casa mia, in una via non interessata dalla corsa, a causa della confusione generata a livello viabilistico in tutto il paese. Le ha fatte davanti alla chiesa parrocchiale, in via Paolo Bianchi, in via Patriotti, in via Redipuglia, in via Marconi angolo Canzi, e in altri luoghi in cui è stato mandato. Ripeto per essere ancora più chiara. Non c’era un minimo di segnaletica. Oltre a noi due, si sono lamentate persino le persone uscite alla fine della prima Messa, e molti altri. Io farei attenzione a dire che è la migliore corsa in Lombardia perchè chi l’ha subita, e c’è da essere arrabbiati davvero, potrebbe cominciare a chiedersi come sono le altre e andare a vedere.

  • ..le inesattezze perseverano..così come la sua indisponibilità al dialogo..indi x cui le porgo un cordiale saluto

  • Avatar photo Ilaria Maria Preti

    Non ci sono inesattezze e perseverare nel dire che ci son mi pare davvero presuntuoso. Il dialogo si instaura sulla base del riconoscimento della verità. Io mi sarei aspettata delle scuse e l’impegno di fare meglio l’anno prossimo.

  • Come siamo caduti in basso, non ci sono parole per commentare quello che scrive, le falsità e le invettive tracimano da ogni parte. Dice di essere giornalista ma chi scrive deve essere consapevole di quello che sta scrivendo e non deve essere dettato solo da qualche disagio che è stato creato alla circolazione fra l’altro limitata a qualche via e per quache ora, ma forse chi fa qualcosa per allestire una grande giornata di festa, divertimento e aggregazione di sana e buona attività sportiva da fastidio. Il prossimo anno la omaggeremo di un’iscrizione gratuita così potrà partecipare e rendersi conto di cos’è una corsa podistica, di cosa ci sta dentro e fuori, dell’impegno e della passione di tante persone che si sono impegnate per allestire una manifestazione del genere.
    Cordiali saluti e buone corse…
    Giancarlo

  • Avatar photo Ilaria Maria Preti

    Invece di offrire iscrizioni gratis, mi basta che l’anno prossimo si mettano i cartelli, si badi alla sicurezza di tutti con coscienza e si avvisi prima di fare la corsa. Non è solo per me o per gli ossonesi, ma per voi. Dai commenti sembra che non vi rendiate conto che avete avuto un “culo pazzesco”. Se qualcuno si faceva male, e il rischio si è corso diverse volte, di chi sarebbe stata la colpa? Mia perchè lo raccontavo? Degli ossonesi perchè non sapevano della corsa?
    Quanto alla corsa, altri anni ho apprezzato le corse e le ho documentate, ma non erano certamente fatte in questo modo.

    Ps. Gli altri commenti non li pubblico.

  • Avatar photo Sandro Molteni

    Come sempre la verità sta nel mezzo e quindi, lo afferma uno che da alcuni anni collabora al servizio in occasione della Maratona di Milano, ove, malgrado l’intervento massiccio della Polizia Municipale, Carabinieri, Protezione Civile e altri, succede la stessa cosa.
    Chi deve muoversi con o senza usare le auto, malgrado percorsi appositi previsti, si lamenta, cosi come le diverse migliaia di maratoneti con coloro che creano disturbo. Secondo me occorre essere un pelino pazienti e considerare che sono cose che durano qualche ora e che servono a far vedere che la gente vive, o la giornalista preferisce che tutti dormano la domenica fino a mezzogiorno e cosi non arrecano disturbo????

  • Avatar photo Ilaria Maria Preti

    L’unica cosa che avei voluto è che ci fossero le segnalazioni a norma e che non mi si prendesse anche per i fondelli dandomi della bugiarda e della incompetente.

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