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Mondiali di Abcasia. Padania in semifinale

Mondiali di Abcasia – Finisce ai Rigori la partita Padania – Kurdistan. Una partita emozionante tra due squadre alla pari e decise a vincere per “dovere istituzionale nei confronti della propria patria”. La spunta la Padania su gol di Piazzolla e va in semifinale.

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padania kurdistanChe il Kurdistan è un osso duro lo si sa da anni. Come potrebbe essere diversamente? La coppa del mondo delle Nazioni senza Stato si sta svolgendo in questo giorni in Abcasia ha visto uno dei momenti più emozionanti. Le due squadre sono quasi alla pari tecnicamente, e con una tale grinta e una tale voglia di vincere che i testimoni hanno paragonato la partita a quella del campionato Fifa 2006 fra Italia e Francia. Emozioni e spettacolo. Onore al Kurdistan, ma sono felice che la Padania continui. Ringrazio ancora Cristian Nisticò che ci manda le cronache delle partite dei mondiali della coppa dalle lontane montagne di Abcasia e per aver dato voce al sogno della Padania.”esibirsi di fronte ad oltre 10 mila spettatori paganti per trasmettere a tutti la passione di un calcio sincero e pulito.” Quel giorno arriverà e non è tanto lontano, secondo me.

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Cronaca di Padania – Kurdistan

Nei primi 11 minuti si vedono due compagini molto attente sul campo: dopo una breve fase di studio, un Kurdistan molto spaventato decide di combattere contro il cronometro e non con la Padania. Al 12esimo minuto un fantastico calcio piazzato di Ferri, da distanza siderale, dà ufficialmente inizio all’incubo dei curdi: 1-0 Padania. Dal 19 al 22 esimo minuto, dopo aver subito un ammonizione (Garavelli), una Padania galvanizzata dal risultato è immeritatamente punita da un unico momento di disattenzione: Prandelli, nel tentativo di vanificare un cross partito dalla fascia destra, commette un clamoroso autogol regalando (di fatto) il momentaneo pareggio ai propri avversari. Padania-Kurdistan 1-1. Al 24esimo, nel giro di soli due minuti, approfittando della tensione dei “Leoni di Debrecen”, il Kurdistan porta a termine l’inaspettata rimonta. Padania – Kurdistan 1-2, ma la palla e rotonda e la partita ancora lunga. Al 27esimo  terribile intervento su Rota: il veterano crociato esce dal campo su una barella; a distanza di pochi secondi, tuttavia, riaccende il proprio animo per continuare questa battaglia. Troppi problemi, purtroppo, costringono esso ad affidare la pesante responsabilità al giovanissimo Pizzolla, che onora successivamente il proprio compagno con una grinta eccezionale. Dal 28esimo al 45esimo il Kurdistan continua a far perdere tempo, con la coda fra le gambe, in attesa del fischio finale della prima frazione.

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la Padania Fa conro il KurdistanAlla ripresa, gli uomini di Arturo Merlo scendono in campo nervosi, ma coscienti della propria superiorità, in attesa del pareggio, che arriva al 71esimo minuto grazie ad una palla di testa vincente di Garavelli.  Padania – Kurdistan 2-2. Un ringraziamento va anche al tifo del pubblico Abcaso. Al 72esimo entra in campo di Mosti che prende il posto di Morabito. La partita vede i crociati spingere per ottenere il gol della vittoria ma il Kurdistan continuano con i rimpalli. Un fallo subito dalla Padania sul limite dell’area manda nel panico il portiere curdo. Nulla di fatto. Il fischio dell’arbitro sorprende le squadre sul pareggio. Si passa ai rigori, di prassi nelle gare a eliminazione diretta alla fine dei tempi regolamentari quando vi sono dei pareggi. Comincia il Kurdistan, che prende il palo. Neuno in vantaggio nemmeno nei turni successivi di entrambe le squadre. Ferri al quinto rigore prende una traversa clamorosa e si continua. Nei successivi tentativi è a sottolineare la magistrale conclusione di capitan Tigno. Poi  il Kurditan commette l’errore e manda fuori la palla. L’ultimo rigore tocca a Pizzolla che confonde il portiere e mentre la palla va da una parte, il portiere curdo va dall’altra. La vittoria è della Padania.
Ed eccoci ai commenti dei protagonisti di questa grande giornata che vede per l’eensima volta la Padania in semifinale

Fabio Cerini, presidente di Padania Fa

“Siamo molto felici di aver vinto questa partita, anche perché comunque siamo riusciti a migliorare il nostro piazzamento intercontinentale (Quarti di Finale alla ConIFA World Cup 2012). Ad oggi, stiamo cercando di concentrarci in vista della scalata finale: il nostro obbiettivo, infatti, è recuperare Anthony Farina, approfittare del rientro di Mercorillo e trovare una soluzione con il nostro “senatore” Andrea Rota, vittima di una distorsione alla caviglia. Nonostante tutto, i ragazzi non hanno bisogno di essere motivati, il nostro sogno rimane (sempre e comunque) disputare una finale di fronte a 10 mila persone, tutto il palcoscenico abcaso che usufruisce della possibilità di partecipare.”

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Olisse Viscardi, dirigente accompagnatore di Padania Fa:

padania fa“ Nella mia vita quotidiana collaboro come Direttore Generale alla Grumellese Calcio. Ho conosciuto Padania FA grazie a Stefano Tignonsini, mio giocatore: dopo aver partecipato ad un colloquio con il Presidente Fabio Cerini, con buon cuore, ho deciso di fare parte di questo splendido gruppo. Sono contento di aver trovato uno staff con relativi giocatori dai valori straordinari (Mister, Addetto Stampa, Magazziniere incluso). Disputare un mondiale ConIFA in una nazione che non conosco è un’esperienza meravigliosa, sono emozioni che porterò nel cuore per sempre. Il mio compito, all’intero della squadra, è stare vicino ai ragazzi oltre a dare una mano al mister. In tema Padania – Kurdistan, fra le principali differenze fra entrambe le Selezioni spicca sicuramente la quantità organica a disposizione dei diversi allenatori: noi siamo stati costretti a partire in fretta e furia verso l’Abcasia con una rosa di soli 18 giocatori, mentre i nostri passati avversari ne avevano a disposizione oltre 30. Il prossimo anno avremo bisogno di almeno 23 guerrieri per poter risolvere le nostre problematiche tecniche; mi impegnerò affinché tutto questo diventi possibile.”

Ed infine ecco Arturo Merlo, commissario tecnico di Padania Fa

Superare questa partita per noi è stato un passaggio fondamentale: noi siamo approdati in Abkhazia per far conoscere usi e costumi del Nord Italia, migliorare il nostro ultimo piazzamento intercontinentale ed aiutare il nostro paese a sviluppare una buona reputazione all’estero; per il Kurdistan, stato de facto a tutti gli effetti, perdere questa partita significa farne soprattutto un dramma politico, noi comprendiamo tutto questo e gli siamo vicini. Questa partita è stata di importanza vitale, dunque, per continuare a disputare un calcio antirazzista e pulito, noi siamo felici che tutto ci sia stato permesso da un’organizzazione come ConIFA. In tema partita, siamo partiti col piglio giusto perché siamo stati in grado di leggere fin da subito nella maniera corretta questa sfida: siamo riusciti a portare fuori i loro due centrali attraverso i tagli delle nostre mezzale alle loro spalle, creando alla squadra avversaria grandi difficoltà nel corso dei primi 20 minuti, momento in cui siamo andati in vantaggio ed abbiamo sfiorato per due volte il raddoppio grazie a Rota. Abbiamo patito, in seguito, i nostri soliti dieci minuti in cui (come con Cipro del Nord) abbiamo abbassato la nostra concentrazione, oltre all’attenzione, pagandone pesantemente le conseguenze con uno svantaggio. L’infortunio di Andrea ci ha leggermente scombussolato e fino alla fine del primo tempo non abbiamo avuto grande lucidità, tuttavia, nel secondo tempo la Padania è stata propositiva rischiando il giusto e mettendo insieme varie palle goal (pareggio di Garavelli, da manuale del calcio, incluso). La lotteria dei rigori è chiamata appunto così perché può sempre andarti bene o male, per noi è andata come volevamo e va bene così. In serata abbiamo scaricato l’adrenalina, oggi abbiamo la testa già rivolta all’impegno di domani pomeriggio: incontreremo una squadra molto forte fisicamente, con due buoni giocatori nella coppia d’attacco. Il nostro sogno rimane quello di vincere e rendere omaggio a tutti gli spettatori, anche se la strada per arrivare a quel momento è ancora lunga e dura.

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Una lode ai nostri eroi di Padania Fa, ma una lode anche ai Curdi. Hanno perso la coppa, è vero, ma sono stati avversari degni di questo nome e il significato profondo del campionato delle Nazioni senza Stato è che si gioca per vincere, è vero, ma si gioca anche perchè si esiste, e perchè non bisogna darla vinta a chi vorrebbe dimenticare e far dimenticare la realtà e il diritto alla libertà e all’autodeterminazione di intere popolazioni.
Le prossime due partite di semifinale domani 4 giugno in cui si affronteranno, nello stadio di Sukhumi, alle 15 Padania e Panjab e alle 20.00 Northern Cyprus e Abkhazia.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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