Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Conifa World Cup – Gli ultimi preparativi per i mondiali di calcio delle Nazioni senza stato. Purtroppo la selezione del popolo Romani non potrà partecipare. Ripescata la Padania all’ultimo secondo.
Quella del torneo di calcio della Coppa del Mondo delle nazioni senza stato, oggi chiamato Conifa World Cup, è una storia a colpi di scena. Si tratta di un campionato di calcio idealmente e politicamente importantissimo, che rappresenta uno dei più grandi ideali sociali e politici: il diritto delle nazioni all’esistenza e al rispetto.
Non è geografia alternativa, ma è conoscenza e cultura, apertura mentale, coscienza di sè. Si gioca sin dalla seconda metà degli anni 90 e la Padania vi è stata ammessa dal 1998, due anni dopo la dichiarazione di indipendenza avvenuta a Venezia il 15 settembre 1996. Una data che rimarrà sempre nei cuori di chi ha iniziato quel giorno il percorso verso l’indipendenza di un nuovo Stato, dai principi e dai valori estremamente moderni e liberali, in Padania. Anche il popolo Romani, per intenderci, i rom, gli zingari, hanno una loro loro squadra che ha diritto a partecipare a questo campionato.
Il popolo romani, da questo punto di vista è forse il più rappresentativo. Mentre le altre squadre sono di nazioni senza stato che rivendicano comunque il diritto all’ organizzazione amministrativa autonoma e che hanno comunque un territorio di riferimento in cui vorrebbero organizzare il loro Stato, il popolo romani è solo il popolo romani. In effetti al loro interno hanno una specie di organizzazione amministrativa, con dei capi, re e regine e leggi scritte e non scritte, ma non hanno un territorio loro. Gli zingari sono nomadi ( perlomeno idealmente).
Dovete concedermi che il gioco del calcio, con queste premesse, diventa affascinante. Si parla di integrazione, magari a livello ancora germale, ma quella vera, fatta di rispetto e di pari dignità. I rappresentanti popolo Romani questa volta non sono riusciti ad organizzarsi per partecipare. Andare fino in Abcasia è costoso, e non è facile trovare giocatori di calcio rom disponibili e all’altezza di una Coppa del mondo. La loro rinuncia al campionato permette la partecipazione della Padania che aveva anch’essa problemi di organizzazione. Non stiamo parlando del grande indotto che gira introno alle grandi società quotate in borsa, ma dell’incontro di popoli e di patrie che si misurano con le regole del pallone. Pochi soldi, ma tanta passione e tanto amore. Per il calcio e per la propria gente. Per questo è necessario ringraziare il popolo Romani e lo fa anche il direttore Europeo del Conifa. Alberto Rischio, persona non solo coraggiosa, ma con degli ideali così alti da toccare il cielo.
“Nel corso del Border mondiale, organizzato nella giornata di mercoledì, risulta problematico (per CONIFA) apprendere ed accettare la cancellazione della federazione Romani dalla competizione. A causa di queste circostanze, il Presidente Blind ha espresso formalmente domanda al Segretario Duerkop a proposito delle federazioni ripescabili pronte a partire per l’Abcasia. Come prima squadra in lizza ha figurato la Transnistria, seguita dalla Padania: dopo aver contattato la Transnistria e ricevuto una risposta, dove si richiedeva almeno dieci giorni per decidere da parte di Tiraspol, la Padania ha dunque rilasciato la proposta maggiormente idonea. Noi, in ogni caso, non nascondiamo che disporre della Padania (al mondiale, per storia e per tradizione) è importante per l’organizzazione. Siamo felici per questa sorpresa che, tutto sommato, è correlata ad una già “scontata” partecipazione, dopo che proprio quest’ultima ha vinto l’EURO 2015 in Alta Ungheria. Auguro buona fortuna a Casa Padania, guidata dal Presidente Fabio Cerini e capace di sistemare in tempi brevi le proprie problematiche, oltre ad apportare grinta all’intero staff.”