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Fornero: vinco io. Salvini: ma va via dai pè

Nerviano – L’aperitivo organizzato dalla Lega Nord di Nerviano per il candidato sindaco Massimo Cozzi e Matteo Salvini sabato 2 aprile è stato un successo. Un bagno di folla per il segretario federale della Lega Nord e le tante persone venute a sentire le ultime novità della politica da parte di uno dei protagonisti più importanti del momento. E Matteo Salvini manda Elsa Fornero” fuori dai piedi”.

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Nerviano Fornero Matteo SalviniMatteo Salvini non ha deluso. Sempre sul pezzo, con naturalezza, ha raccontato, tenendo fra le mani il suo immancabile tablet, e alcuni biscotti con il simbolo della lega nord, di essere stato svegliato al mattino da un giornalista che gli ha chiesto a bruciapelo cosa rispondeva all’ex ministro Elsa Fornero. “Perchè? Cosa ha detto la Fornero? ” ha risposto Matteo Salvini. “Ha detto che lei vincerà perchè ha una forza morale che Salvini non ha”. La riposta di Matteo Salvini ha incluso un bel “ma va via dai pè” che, anche  se potrebbe sembrare un imprecazione mattutina in risposta ad una affermazione non molto felice, è la miglior sintesi che si può dare a chi, con le responsabilità che ha nei confronti degli esodati e degli altri pensionati, cerca ancora giustificazioni.
Una di queste giustificazioni è in una intervista rilasciata a Repubblica dall’ex ministro in cui dice di non essere ancora riuscita a spiegare la sua riforma e che sta organizzando una giornata della previdenza, probabilmente a maggio, in cui dire le sue ragioni a tutti quelli che vorranno chiedergliele. Rispetto a Matteo Salvini, le parole dell’ex ministro sono state “Di una cosa sono sicura: alla fine tra me e Salvini vincerò io, perché ho dentro una forza morale che lui non ha”.

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Chissà, magari alla giornata della previdenza parteciperanno tutte le persone con cui lo Stato aveva firmato un patto di prepensionamento, purchè lasciassero il posto di lavoro, e che poi la legge Fornero ha tradito lasciandoli senza lavoro e senza pensione. Cosa significherà, per Elsa Fornero, la forza morale? Forse è normale che una persona che che fa un errore grave come il suo, al quale non ha mai tentato di porre rimedio, nemmeno riconoscendolo, cerchi giustificazioni e consensi, tentando di non cedere al richiamo della coscienza? A nessuno piace sentirsi dire pubblicamente come e dove ha sbagliato, specie se l’errore è delle dimensioni di quello sugli esodati,  ma cosa c’entra la forza morale? Forse Elsa Fornero intendeva dire che ha una resistenza caratteriale che le impedisce di mettersi a piangere, e che pensa di avere più carattere di Matteo Salvini, ma la forza morale è un’altra cosa ed è legata alla coscienza. Chi ce l’ha, se fa una errore, ha il coraggio e la forza di ammetterlo e di cercare di rimediarvi. E l’ex ministro è davvero così certa di avere qualcosa che Matteo Salvini non ha?  Sono domande e riflessioni che sono sorte spontanee ascoltando il racconto di Matteo Salvini nei circa 20 minuti in cui è rimasto a Nerviano.

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Matteo Salvini ha poi parlato della sua recentissima visita in Israele, dove si è recato per osservare da vicino i sistemi di organizzativi della sicurezza e ha avuto una battuta anche sulla minaccia di denuncia per vilipendio ai giudici per aver detto che la giustizia in Italia fa schifo. Si tratterebbe dell’accusa di esserci macchiato di un reato di opinione inserito, se esiste, nella legge Mancino. Dalle parole di Matteo Salvini, però, si capisce che non gli è stato inviato nessun avviso di garanzia, anche perchè, come europarlamentare, gode dell’immunità e si potrebbe procedere ad indagarlo e processarlo solo a seguito di un’autorizzazione parlamentare. Non si tratta di un privilegio: l’immunità parlamentare serve a tutelare i parlamentari dalla possibilità che vi sia un uso della giustizia, naturalmente da parte dei giudici, per intimidire e ricattare un avversario politico. Non sono molti gli stati dove la legge stabilisce questo tipo di prevenzione. E, riflettendo ancora sui fatti, è ben strano uno stato che si fida così poco dei giudici al punto da inserire una regola come l’immunità parlamentare. Forse non è così strano, dato che c’è un parlamentare accusato di aver vilipeso la giustizia perchè ha detto che la giustizia (intendendo penso il sistema giudiziario) fa schifo. E ‘ un po’ come dire che l’immunità parlamentare, in italia, è necessaria perchè è fisiologico che i giudici “ci provino”. Sul concetto espresso mi chiedo come faranno i giudici italiani ad indagare per vilipendio la corte europea che tante volte ha condannato lo stato italiano per la lentezza dei processi e qualche volta anche per questioni ben più gravi. Temo che la risposta possa trovarsi sempre nel solito rapporto di forza politica, e in non quello dell’uguaglianza che dovrebbe trovarsi nel sistema “giustizia” stesso. Anche in questo caso, per sapere come andrà a finire, dovremo lasciar maturare i tempi. Anche quelli delle coscienze del popolo.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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