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Cimitero derubato di crocifissi, Madonne e vasi

Ossona – Un gran brutto risveglio per i cittadini di Ossona, questa mattina. Chi si è recato al cimitero ha scoperto che nella notte avevano profanato il riposo dei morti nel piccolo cimitero che dà su viale Europa, rubando statue della Madonna, crocifissi, vasi e quanto di prezioso potevano portarsi via. Non hanno avuto nessun rispetto nè per i vivi nè per i morti. La telecamera coperta con un sacchetto di plastica.

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I profanatori di cimiteri sono entrati dal cancello posteriore che è senza lucchetto. Si sono arrampicati sulla costruzione dei colombardi centrali e da l hanno facilmente raggiunto al telecamera alle spalle. L’hanno ricopera con un sacchetto di plastica e lo hanno fermato con del nastro adesivo, poi hanno iniziato lo scempio.

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Dal cimitero di Ossona non hanno portato via il rame. Hanno rubato i segni dell’amore e dell’affetto: gli ex voto, i ricordo e i sacrifici dei parenti addolorati per la morte di un proprio caro. Hanno rubato le opere d’arte sacra dai monumenti che adornavano le tombe di figli fratelli zii e antenati. Cippi, crocifissi, statue della Madonna, persino i vasi dei fiori, quelli più preziosi, per una valore economico complessivo che, misurandolo ad occhio, potrebbe avvicinarsi molto ai 150mila euro.

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Una ferita aperta nell’anima di chi è ancora su questa terra, e che si poteva leggere negli occhi pieni di lacrime e nei visi seri e scoraggiati delle persone che stamattina hanno visitato il cimitero. Tutto il paese era al cimitero questa mattina a misurare il danno a quella proprietà che è qualcosa di più del denaro e del valore degli oggetti che si portano su una tomba.

Hanno misurato il danno ad una parte del loro cuore e della loro anima seppellito in terra sacra, su cui la cattiveria dei soliti, che siano zingari o altri balordi che girano liberi di fare del male nelle campagne,  ha effettuato uno spregio e una violenza che colpisce più profondamente di un furto in casa.

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Hanno divelto i crocifissi con disprezzo, gettato per terra i fiori per rubare i vasi. Distrutto alcune tombe, portato via una madonnina e altre statue sacre. Strappato le croci della speranza cristiana. Hanno profanato, non i corpi, ma le anime.
Chi si è reso responsabile di un delitto simile dovrebbe essere condannato all’inferno in vita e anche dopo. E difficile pensare a qualcosa di meno cattivo e disprezzabile dei furti al cimitero.

Qualche settimana fa ci si è mossi e si è riusciti a trovare i colpevoli del furto della collana della Madonna nel Duomo di San Martino a Magenta, qua si sono portati via le Madonnine intere. Vorremmo avere la certezza della stessa attenzione e che almeno questa volta i colpevoli siano trovati puniti ed espulsi da nostro paese. Che non possano più avvicinarsi alla gente civile e per bene. E che siano ricacciati nell’inferno da cui sono usciti e in cui queste cose sono tollerate.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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