Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Approfittando di una mattinata di sole, noi di Avanti abbiamo deciso di fare un piccolo esperimento. Siamo andati in giro per Milano, armati di buona volontà e di una certa dose di sfrontatezza (oltre che dell’immancabile rosa camuna) e abbiamo fatto alcune domande ai milanesi. Domande semplici, addirittura banali per certi versi. “Sa cos’è questa bandiera?” “Sa quanti abitanti ha la Lombardia?” “Sa cos’è il residuo fiscale?” “Sa che esso è di oltre 50 miliardi di euro?” “Come pensa di votare al referendum sull’autonomia che si terrà nella primavera del 2016”?
Le risposte sono a dir poco sorprendenti. O forse no. Il 100% degli intervistati non ha dubbi: la rosa camuna è la bandiera della Lombardia. E questo non ci sconvolge. Fin dalla nostra primissima attività abbiamo utilizzato il simbolo lombardo, comprendendone il grande potenziale: è già diffuso in ogni dove, va solo caricato di significato politico. Inutile -peggio, controproducente- anche discuterne: la rosa camuna non si cambia. Anzi, andrebbe ufficializzata il prima possibile come bandiera della Regione Lombardia.
Le risposte dimostrano che il percorso di autogoverno, assodato il fatto che a livello simbolico debba essere associato alla rosa camuna, deve parlare di altro. Fisco e autogoverno politico.
Infatti, un altro en-plein l’abbiamo ottenuto rispetto al referendum. Tutti sono a favore di una maggiore autonomia per la Lombardia. Per questo occorre diffondere al massimo la consapevolezza di questo voto, nelle sue reali conseguenze, nelle sue potenzialità e nel suo possibile effetto-molla per rivendicazioni sempre maggiori. Tutti vogliono più autonomia e quindi più Lombardia, ovvero meno Italia.
Siccome però non è tutto oro quello che luccica, i tentennamenti non sono mancati. Nessuno è stato in grado di dire almeno a spanne quanti abitanti popolino la Lombardia e ben pochi si sono avvicinati al numero giusto (10 milioni, più della Svizzera e più di ben 16 Stati dell’Unione Europea).
E come in cuor nostro temevamo, il nulla assoluto sul residuo fiscale. Nessuno ha la benché minima idea del fatto che, ogni santo giorno, ciascuno di noi, semplicemente svegliandosi, versa 15 euro solo per tenere in tasca la carta d’identità della Repubblica Italiana.
Fanno circa 5500 euro all’anno e per tutta la Lombardia si superano i 50 miliardi. Una notizia, questa, che lasciava tutti sbigottiti e che è nostro compito diffondere con ogni mezzo possibile, per lasciarne sbigottiti molti altri e far loro comprendere l’opportunità che il percorso di autogoverno offre.
Questi sono i presupposti su cui lavorare per creare un consenso attorno ad un’idea di Lombardia futura, che sappia includere innanzitutto la massa di cittadini che pensano ai problemi quotidiani, un’idea capace di dare speranza alla persone. Un passo alla volta, andando sempre avanti.
Articolo aggiornato il 27/10/2022 00:37