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Milano Burning. La protesta sotto la finestra di Pisapia

Milano Burning. La protesta sotto la finestra di PisapiaMatteo Salvini, la Lega Nord e i milanesi sono ora in piazza della Scala, a Milano, per richiamare la protesta delle persone per bene nei confronti di un sindaco, Giuliano Pisapia, di un ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e di un capo del Governo, Renzi, che oltre a non essere riusciti a prevenire l’incursione delle 800 persone che venerdì 1 maggio hanno devastato il centro di Milano, hanno minimizzato pubblicamente l’importanza dei danni ricevuti e la gravità dei fatti successi. Milano burning, si può dire, come negli anni ’70.

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Il may day, lo chiamavano gli organizzatori, mostrando dei manifesti in cui dei maialini dal viso coperto si riversavano sulle strade. I danni di questo May Day sono stati ingentissimi: automobili bruciate, persino quella di un disabile, un’ambulanza della croce rossa depredata, vetrine spaccate, muri imbrattati e tanti altri danni.
Le autorità milanesi e governative minimizzano, fanno finta di credere che gli incidenti siano dovuti a un gruppetto di figli di papà come li ha definiti Matteo Renzi, ma intanto che passano le ore si conoscono particolari che metteranno in pieno imbarazzo il governo. Un giudice che ha rilasciato 5 di questi personaggi dopo perchè aveva creduto alle loro parole, nonostante i fatti dicessero esattamente cosa intendessero fare. La presenza in città,, al parco di Trenno, di un accampamento già alcuni giorni prima della manifestazione.

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I milanesi presi per i fondelli

Intanto la regione Lombardia ha stanziato un milione e mezzo di eur per tamponare la ferita e correre in soccorso dei danneggiati, mentre chi è il ero colpevole della devastazione di Milano e dovrebbe ripagare tutti, è coccolato e considerato un poverino irresponsabile. Intanto ieri Il sindaco Pisapia ha invitato i cittadini, cioè gli stessi danneggiati, a ripulire la città. e c’è anche chi ci è andato. Spero siano riusicitia fare le fotografie dei danni prima di cominciare a ripulire ed aggiustare, altrimenti saranno vittime della terza beffa nel giro di un paio di giorni.
Prima distruggono le loro automobili e i negozi; poi li mandano a ripulire i danni fatti dai distruttori, e poi, siccome non è abbastanza, magari le assicurazioni non pagheranno i danni perchè sono già stati aggiustati. Non sarebbe la prima volta che succede. Questa mattina Matteo Salvini è intervenuto a Radio Padania Libera offrendo solidarietà agli 11 poliziotti feriti che sono ancora in ospedale a causa delle ferite ricevute durante la manifestazione.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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