PoliticaCronaca Lombardia

La Riorganizzazione della Polizia Locale targata Lombardia

L’assessore alla sicurezza, protezione civile e immigrazione in Regione Lombardia Simona Bordonali ha annunciato il contenuto del nuovo progetto di legge regionale sulla sicurezza che è stato approvato il 28 novembre nella riunione della giunta regionale.

Pubblicità

Una delle novità più importanti riguarda la creazione di quattro nuclei operativi che saranno coordinati dalla regione Lombardia e garantiranno un supporto adeguato al territorio e ai comandi unici che andranno a formarsi fra i Comuni.
I quattro ambiti di cui si occuperanno i nuclei operativi sono la Sicurezza urbana, la Polizia amministrativa, la Tutela ambientale e la Sicurezza stradale. La gestione associata del servizio di sicurezza fra i Comuni sarà promossa e saranno individuate le dimensioni territoriali adeguate.

Pubblicità

Mai meno di 18 agenti

I Comandi della polizia locale non potranno avere meno di 18 componenti ciascuno e, inoltre, sarà valorizzata la collaborazione con le associazioni di cittadini e il volontariato in tema di sicurezza. Ora la proposta di legge dovrà fare il passo successivo, cioè quello dell’approvazione del consiglio regionale, che pare però già scontata, dato i problemi che l’attuale sistema di gestione della sicurezza in Lombardia sta portando. Il progetto è nato da un percorso di ascolto delle problematiche presentate dai 1100 comandi di polizia locale e dei circa 9200 operatori che li compongono, e che chiedono da tempo la formazione di nuclei di supporto per il loro lavoro e di poter aumentare il numero di personale.

Pubblicità

“Ci siamo resi conto che la legge approvata nel 2003 era una buona legge, ma era necessario intervenire con una nuova disciplina, per adeguare le norme ai cambiamenti sociali ed economici che ci sono stati” ha detto l’assessore Simona Bordonali.

Non sarà esattamente un polizia regionale ma un forte coordinamento

Non nascerà però una polizia locale regionale, come si pensava, ma le polizie locali resteranno in forze ai Comuni e alle gestioni associate. Quello della Regione Lombardia sarà invece un forte ed efficace coordinamento che fornirà supporto e professionalità, in particolar modo ne momenti di emergenza quando serve concentrare le forze su particolari territori. L’attuazione di questo progetto toccherà da vicino sia Ossona sia Casorezzo perché se il comando unico non potrà avere meno di 18 operatori per territorio, sarà giocoforza la gestione associata con altri Comuni limitrofi.

Pubblicità

Lo studio delle territorialità di ogni comando unico sarà fatto dalla Regione ma è più che probabile che dove i comandi unici funzionano e hanno un numero adatto di operatori non si vedranno toccare né le convenzioni né il territorio, ma quei Comuni che hanno una gestione non ancora associata o con Comandi unici sotto organico si vedranno obbligati a fare altre scelte.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.