Catalogna al voto per l’indipendenza nonostante il veto spagnolo
C’è molta tensione a Barcellona e nelle altre città della Catalogna. Oramai ogni cosa è organizzata e cinque milioni e mezzo di catalani si recheranno a votare per l’indipendenza della Catalogna, nonostante il divieto di Madrid. Qualche tentennamento da parte di alcuni politici catalani non ha comunque fermato la storia che avanza. Arthur Mas, in ogni caso, ha risposto alle minacce di Madrid con delle parole dure anche se il governo catalano ha preferito affidare l’organizzazione finale della consultazione ai gruppi elettorali. “Non so cosa faranno, ma per poco buon senso che abbiano, qualunque azione fuori luogo sarebbe un attacco alla democrazia e ai diritti fondamentali di espressione e di partecipazione della gente” ha dichiarato.
Intanto anche delle delegazioni dei movimenti indipendentisti europei hanno raggiunto Barcellona, per portare sostegno ai catalani e per poter essere testimoni attendibili di quanto succederà.
Oltre a IRS, uno dei partiti indipendentisti dell Sardegna, è a Barcellona anche una delegazione della Lega Nord, capitanata dal vicepresidente del consiglio regionale Lombardo Fabrizio Cecchetti che lo annuncia in un volantino. “Una giornata che profuma di libertà e porta con sé tutto il valore scritto prima ancora della nascita degli Stati e della giurisprudenza internazionale, cioè il diritto all’autodeterminazione dei popoli. I diritti dei popoli non hanno bisogno di visti e timbri burocratici. Dopo la Scozia, la Catalogna. E dopo ancora tutti i popoli che vogliono maggiore libertà. A partire da una Lombardia che faccia per conto suo, senza più il fardello di uno Stato che ci soffoca di tasse, taglia diritti, pensioni e nega il lavoro per inginocchiarsi davanti a quel mostro che si chiama Europa.” Con lui una cinquantina di giovani padani e gli aderenti del Collettivo Indipendentista Lombardo Avanti. Fra le iniziative che i giovani padani hanno organizzato a Barcellona, in piazza Catalunya c’è la distribuzione di volantini doppia lingua ( lombardo e catalano) in cui è spiegata la Mozione a sostegno dell’autodeterminazione dei popoli e della Catalogna, approvata dal Consiglio regionale della Lombardia.
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