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Paypal: se ti lamenti del blocco del conto, arriva la Digos

Avere a che fare con Paypal può essere davvero pericoloso. Ne sa qualcosa Cristhian V. un imprenditore di Lecco,  che ha avuto un’ avventura davvero incredibile e che ha raccontato oggi a Sammy Varin durante una trasmissione “Ciabattando informati” sulle onde  di Radio Padania libera. Il 14 agosto Paypal gli ha  bloccato il conto aziendale di 3 689 euro, impedendogli di utilizzare i suoi soldi, adducendo come scusa le regole dell’antiriciclaggio.

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Quando Christian ha chiamato il call center indicato nell’assistenza paypal ha trovato un certo Fabio che gli ha comunicato, in vari modi e con un fare piuttosto arrogante, che non avevano nessuna intenzione di sbloccare i soldi, nemmeno dietro  la consegna di tutte la documentazione che poteva essere utile.

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Dopo una discussione piuttosto veemente, durante la quale  Cristhian ha informato Fabio che avrebbe denunciato la situazione alla polizia postale, e avrebbe rilasciato interviste a  Radio Padania libera e a altri giornali, Fabio gli ha detto che avrebbe visto di che cosa era capace.

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Infatti 16 agosto, al mattino presto, a casa di Cristhian è arrivata  in forze la Digos, per fare una perquisizione alla ricerca di armi e materiale esplosivo. Su Christan era stato attivato un allarme terroristico internazionale dagli Stati Uniti  che riguardava Irlanda e Italia. Ovviamente la Digos non ha trovato nulla, dato che Christian è un semplice commerciante di abbigliamento sportivo, ed erano abbastanza imbarazzati anche loro, da quello che ha raccontato in Diretta  Radio.

Da quello che risulta dagli atti, qualcuno dalla Società americana di Ebay, negli Stati Uniti, “avrebbe chiamato” la sottosezione della polizia stradale di Arcore segnalando un allarme terroristico a carico di Christian che era stato considerato sospetto di essere un terrorista e  di voler mettere una bomba a Dublino in una fantomatica sede di Ebay.

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La segnalazione è stata presa sul serio, come scritto sugli atti,  perchè Christian ha davvero un negozio online su Ebay.
Da questa sottostazione della polizia stradale di Arcore è partita la segnalazione di un “cod. 41” che, da quello che si è capito, è una delle situazioni di maggiore allerta terroristica e dal ministero degli interni è quindi partito immediatamente l’ordine di andare a prendere Christian.

Se da una parte una tale reattività e velocità delle forze dell’ordine in caso di segnalazioni di possibili attacchi terroristici fa un immenso piacere, dall’altra bisogna mettersi nei panni di Christian, che si è risentito davvero.

La sua rabbia non è dovuta  tanto all’essere stato prelevato e portato in questura e aver subito una ingiusta perquisizione dell’abitazione, quanto perchè una persona sconosciuta , dopo aver trattenuto i suoi soldi sul conto Paypal senza che si sappia a quale titolo e con che diritto, ha avuto anche il coraggio di utilizzare chissà quali mezzi per far partire un allarme di terrorismo internazionale nei suoi confronti, e trova ingiusto che chi si comporta in questo modo, procurando un allarme di tale portata senza che vi sia una giustificazione reale, solo  per tentare di fare pressione su un suo cliente, possa passarla liscia.

Sembra quasi un scherzo, ma è accaduto davvero e il blocco del conto Paypal ha rischiato di mettere in crisi l’azienda  di Christian che vende abbigliamento e attrezzature sportive utilizzando un negozio online sulla  piattaforma ebay ed è, quindi, obbligato ad utilizzare per i pagamenti, fra gli altri metodi come bonifici e vaglia postali,  anche Paypal.

Adesso Christian sta cercando altre persone che hanno subito la sua stessa sorte, cioè il conto bloccato senza giustificazioni, anche per sapere se qualcuno è riuscito a farsi restituire i soldi bloccati dal conto Paypal e ha quindi dato in diretta il suo indirizzo Email.
Seguiremo con interesse le sue vicende, perchè il modo di operare delle aziende americane in Italia, da quel che si vede, ha degli aspetti davvero particolari.  (Fonte foto Leon7 su commons.wikipedia.org)

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

3 pensieri riguardo “Paypal: se ti lamenti del blocco del conto, arriva la Digos

  • Pure il mio conto Paypal fu bloccato, per entrata in vigore della nuova legge sul terrorismo, ma avendo le carte in regola con il fisco, dopo avere fornito la documentazione richiesta, dopo una misera telefonata il mio conto è stato sbloccato dopo un minuto.
    Paypal deve sottostare alle leggi Europee, poi per il nostro paese la cosa si fa ancora più complicata per il fatto di avere le leggi antimafia sul reciclaggio di denaro di provenienza illegale.
    Facciamo chiarezza, per un cittadino che risiede in Svizzera Paypal adotta un’altro sistema, in Italia applica un sistema diverso dalla Svizzera.
    In poche parole: Paese che vai, usanza che trovi.

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