Sagra di San Bartolomeo: Ossona tra cipolla e casseoula

agra di San Bartolomeo: Ossona tra cipolla e casseoulaUno dei motivi per cui Ossona si sente più fiera è il fatto di essere, sin dal 2002, la detentrice assoluta del Record del Guiness dei primati della Casseoula più grande del mondo. Per questo tutti i bar e tutti i ristorante, oltre che la proloco Morus Nigra, domenica 24 agosto prepareranno la loro Cassoeula di maiale, accompagnata da vini rossi e corposi e da bicchierini di grappa .

Sarà possibile acquistarne delle porzioni, oppure mangiarla seduti ai tavolini in piazza, al parco o per strada, a seconda di come ci si è organizzati. Sarà possibile anche potarla a casa, con la formula del “ciapa e porta a cà” versione milanese del “take away”.

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La sagra di San Bartolomeo, nella sua parte fieristica, da qualche anno a questa parte,  è stata dedicata alla cipolla e c’è chi preferisce dare all’ortaggio più importanza della Casseuola di maiale. Il motivo è fra le più futili questioni di ripicche paesane: il Record del Guiness è stato vinto da un’altra amministrazione comunale.

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Di fatto, però, il record rende orgogliosi gli ossonesi a prescindere da chi abbia la paternità dell’iniziativa e le cipolle sono vendute e scambiate senza nessun problema. Dato che a Ossona l’assessore al commercio è Monica Porrati, della Lega Nord, ed è sua la responsabilità dell’organizzazione della fiera di San Bartolomeo, ogni cosa sarà conforme alla cultura e alla vera tradizione della sagra di San Bartolomeo, con molte bancarelle piene di ottime cipolle ossonesi, di prodotti artigianali locali e che non sia dato spazio ai commercianti abusivi né alle cinesate e soprattutto che non diventerà, se tutto va bene,un mercato sukkeggiante come la sagra di San Rocco a Magenta.

Mangiare la Cassoula a San Bartolomeo, al 24 agosto, è una cosa che può sembrare fuori luogo,visto che è un piatto decisamente invernale. E’ una cosa così diversa dal solito e può essere davvero divertente, specie per chi ha perso l’abitudine alla sana e corposa cucina milanese, tornando ad assaggiare uno dei piatti della nonna, oppure provandola magari per la prima volta. Inoltre non è pesante come dicono, ma la sua consistenza dipende molto dalla ricetta utilizzata e dalla tradizione familiare di chi la prepara.

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In genere la si divide in tre categorie: Voeuncia, meno voencia e acquetta. Nell versione Voencia, alla Casseuola sono aggiunti piedino codino e musino del maiale senza farli sbollantare e sgrassare in anticipo. In quella meno veoucia, le parti del maiale sono sgrassate facedonole bollire a parte cambiando l’acqua di cottura più volte, prima di aggiungerle alla casseoula. Nella versione Acquetta la sgrassatura è più lunga e completa, comprende anche le cotenne, e i sapori sono sicuramente meno intensi. Un piccolo segreto: nella versione Voencia della Casseuola, poco prima della fine della cottura, si aggiunge un bicchiere di grappa, per permettere una maggiore digeribilità dei grassi di maiale e il loro scioglimento nel sughetto.



Ilaria Maria Preti

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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