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Assessorato allo Sport: Pier Luigi Gussoni

Come annunciato su La Giunta di Ossona a capitoli, presentiamo gli assessori di Ossona: iniziamo da Pier Luigi Gussoni, oggi assessore ai servizi alla persona ( sociali), integrazione (?), rapporti con le associazioni, sport, volontariato, pace (?), politiche internazionali (?) consigliere di maggioranza al terzo mandato mandato e assessore al bilancio nella prima amministrazione di Incontro.

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In paese è chiamato Pier, fa parte da sempre delle Acli e dell’Avis e lavora alle poste. E’ sposato. Pier Luigi Gussoni è una brava persona, molto schiva: non è stato infatti possibile trovare in rete, nemmeno sul suo profilo Facebook, una sua fotografia, non appare quasi mai neppur nelle fotografie fatte durante gli eventi istituzionali.

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Pier  fa moltissimo volontariato, ma è un po’ leggerino su alcune cose: ad esempio, non crede che i suoi errori abbiano ripercussioni pratiche gravi. Come quella volta che da assessore al bilancio nella prima Giunta di Incontro si lasciò coinvolgere nella questione swap white collar e propose al consiglio comunale, ottenendone l’approvazione, un contratto di finanza derivata che fece finire il Comune di Ossona in guai finanziari dai quali non si è ancora usciti. In breve tempo Ossona perse una cifra intorno ai 250mila euro e per nascondere il disastro, la giunta di allora, di cui faceva parte anche Giovanni Oldani, firmò una rinegoziazione degli stessi Derivati che rischiò di portare i componenti della giunta a rispondere in prima persona di perdite enormi. Date le fluttuazioni dei Derivati ci fu un momento in cui si poteva parlare di un debito verso la Banca promotrice di 20 milioni di euro. La Corte dei Conti diede delle prescrizioni al comune di Ossona e formulò una sentenza deliberazione apposita, la 19/2008.

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Lo scandalo dei derivati White Swap Collar

Quando lo scandalo dei Derivati scoppiò, la giunta e l’assessore al bilancio Pier Luigi Gussoni sostennero di essere stati truffati. Dal punto di vista politico abbiamo avuto per anni un assessore che si era dichiarato incapace e che si era lasciato truffare e che ha continuato ad amministrare i beni pubblici appartenenti a tutto il Comune. Dal punto di vista legale, la giustizia deve ancora decidere se è vero o no che ci fu una truffa o se firmare quei contratti fu una libera scelta da parte degli amministratori, ed è solo questo il motivo per cui i componenti della giunta di allora non hanno ancora dovuto risarcire il comune della perdita di cassa di 90 mila euro.

Difatti nella scorsa legislatura 2009/2014, l’attuale sindaco Marino Venegoni era assessore esterno al bilancio e decise di uscire dal contratto di derivati nel momento in cui erano al punto di perdita più basso, in modo da perdere meno denaro possibile. Furono seguiti, in questa operazione, da dei consulenti ( pagati) e probabilmente fu la scelta più logica per uscire dal guaio combinato, ma il problema politico è che nessuno dei responsabili di quel disastro ha mai sentito il ben che minimo rimorso nel rimanere in consiglio comunale ad amministrare dopo aver buttato, scusate il termine, nel cesso, 90mila euro di soldi pubblici. Nella relazione di fine mandato non si fa cenno alla situazione storica dei derivati nè, in consiglio comunale, si è più relazionato sulla possibilità di recuperare i 90 mila euro persi.

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Ora Pier Luigi Gussoni torna non solo come consigliere comunale ma ancora come assessore con deleghe importanti. Una è quella allo sport. Devo ancora capire a cosa serva, in un Comune come Ossona, un assessore dedicato allo sport e al tempo libero.  Ossona è un piccolo Comune e un assessore che si occuperà dei rapporti con le tutte le associazioni e dei Servizi Sociali lavorerà decisamente meglio e in modo più serio. Forse il sindaco considerava Pier Luigi  Gussoni adatto solo a tagliar nastri e a porgere premiazioni alle manifestazioni sportive.

Dargli solo la delega allo sport e al tempo libero, settori in cui le associazioni ossonesi se la cavano benissimo da sole, equivaleva a un modo di dirglielo. Quindi a Pier Luigi Gussoni sono state affidate anche le deleghe relative ai delicatissimi servizi sociali, che a Ossona sono sempre stati un disastro, oltre alle deleghe all’integrazione e alla pace. Due deleghe di stampo politico delle amministrazioni di sinistra. Da oggi, perciò quando vedrete consegnare le risorse del Comune a chi non ne ha bisogno, o quando vi chiederete come mai ci sono così tanti extracomunitari in paese, fra cui molti clandestini, saprete da chi andare a cercare la versione ossonese di “mare nostrum”. (Fonte Foto: Facebook)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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