Storia e Cultura

Ossona, state attenti alla volpe rossa

Se tornate ad Ossona quando è già buio, in queste serate di novembre potreste incontrare una volpe rossa. In questo periodo ne trovate in mezzo alle rotonde della provinciale e fra i campi a lato delle strade; potrebbero anche attraversare velocemente la strada davanti alla vostra automobile, sventolando la loro lunga e vaporosa coda.

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Questi bellissimi animali somigliano un pochino ai cani e forse li distinguerete da un cagnolino solitario proprio per la loro coda. Diciamolo! Un contatto così con la natura selvaggia  mentre si è convinti di essere ancora in città, lascia senza fiato e chi ne è il protagonista non può fare a meno di domandarsi “ma è normale che ad Ossona ci siano le volpi?” Certo che è normale! Ci sono da moltissimi anni e qualche volta fanno qualche guaio nei pollai, ma per lo più si nutrono di topolini, bisce,  insetti e, se ci riescono, di qualche riccio insonnolito. Sono quindi utili alla salute dell’ambiente e aiutano a mantenere l’equilibrio.

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In queste nottate, dopo il taglio dei raccolti è più facile vedere i cuccioli nati la scorsa primavera che si stanno allontanando dal gruppo che li ha allevati. La volpe rossa è infatti un animale solitario, ma alla fine dell’inverno, quando si accoppia, forma dei gruppi con un solo maschio e alcune femmine. I piccoli nascono nella tarda primavera e sono allevati, allattati e svezzati da tutto il gruppo.

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Anche la volpe maschio collabora all’allevamento dei cuccioli. Quando, però, si arriva alla fine dell’autunno, i cuccioli ormai cresciuti si allontanano dal gruppo e vanno alla ricerca del proprio territorio. Per questo è così facile vedere le volpi rosse ad Ossona in novembre, e meno facile vederle in primavera.

Ci sono stati alcuni avvistamenti proprio in questi giorni nei campi che circondano il paese e non sarà difficile vederne ancora. Vi ho dato un altro motivo importante per moderare la velocità mentre si passate da viale Europa o da via Nino Bixio: sarebbbe  imbarazzante dover spiegare di aver avuto un incidente d’auto perchè non siete riusciti ad evitare di investire una volpe rossa che inseguiva un leprotto o un riccio. (Fonte foto: http://it.wikipedia.org/wiki/File:R%C3%B8d_r%C3%A6v_(Vulpes_vulpes).jpg)

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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