Regione Lombardia; Mario Mantovani non è più sindaco di Arconate (forse)

E’ ufficiale (forse): Mario Mantovani non è più il sindaco di Arconate. Si apre così la crisi per il piccolo Comune dell’Alto Milanese e si risolve l’incompatibilità che era nata con la carica di consigliere in  Regione Lombardia. Per la verità, andrebbe usato il condizionale perché ancora adesso non sappiamo cosa succederà. La questione Arconate è più complicata di quanto si creda.

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Come avevo già raccontato nell’articolo pubblicato da CronacaOssona “Arconate: Mario Mantovani ancora sindaco a causa del consiglio comunale“, il problema procedurale non riguarda Mario Mantovani, ma piuttosto il Consiglio Comunale di Arconate che lo scorso 8 agosto ha votato contro la presa d’atto della scelta di Mario Mantovani per il seggio da Consigliere regionale.

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Oggi, dopo  la  riunione della giunta delle elezioni della Regione Lombardia, cui ha partecipato anche Mario Mantovani, sono state rilasciate due dichiarazioni: una è quella del presidente Roberto Bruni e l’altra del vicepresidente Mantovani.

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Il vicepresidente Mario Mantovani ha dichiarato, in modo leggermente polemico,  che non è d’accordo sulla legge per le incompatibilità,  che non è giusta perché non rispetta la volontà popolare e perché lascia dei dubbi, ma che avrebbe comunque chiesto al Consiglio Comunale di Arconate di votare a favore della presa d’atto della sua scelta per il seggio da consigliere regionale ( e conseguente sua decadenza da sindaco).

Il presidente della giunta per le elezioni ha dichiarato che si attenderà di vedere cosa fa il Consiglio Comunale di Arconate ma che per precauzione la scelta di Mario Mantovani per il seggio del consiglio regionale verrà inviata al prefetto, e che per lui la questione è chiusa con la scelta di Mantovani per il seggio regionale. La regione Lombardia ha rilasciato un Comunicato Stampa sulla vicenda.

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Di fatto, per chi conosce il testo unico degli enti locali, è più importante ciò che i due consiglieri regionali non hanno detto chiaramente, cioè che Mario Mantovani non ha presentato le dimissioni da sindaco di Arconate, e quindi  non ha risolto la questione “tagliando la testa al toro”.

Quindi, fino a che non sarà nuovamente convocato il Consiglio Comunale di Arconate o fino che il prefetto non lo solleva d’ufficio per incompatibilità, Mario Mantovani sarà ancora sindaco. Ovviamente per la Regione Lombardia la questione è chiusa. Ci sono tutti i documenti che servono per dichiarare Mantovani consigliere regionale. La decadenza da sindaco è cosa che non riguarda la Regione Lombardia.

A questo punto le cose diventano complicate. Chi avrà il dovere di convocare il consiglio comunale di Arconate, visto che sotto i 15mila abitanti il sindaco è anche presidente del Consiglio Comunale e firma le convocazioni delle sedute? Lo farà il prefetto con un commissariamento  “ad Acta” cioè solo per quell’atto, oppure lo farà il vicesindaco di Arconate, cui toccherà guidare il Comune fino alle prossime elezioni amministrative della prossima primavera?

La questione legislativa:

L’articolo 65 del testo unico degli enti locali al comma 1 dice. Il presidente e gli assessori provinciali, nonché il sindaco e gli assessori dei comuni compresi nel territorio della Regione, sono incompatibili con la carica di consigliere regionale  e lo Statuto della Regione Lombardia all’art 21 comma 4 dice che il presidente della regione può nominare come assessori e vicepresidente anche dei cittadini non facenti parte del consiglio regionale purché in possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità dei consiglieri regionali.

La legge statale 165/2004  in attuazione dell art. 122  del titolo V della Costituzione all’art. 3 comma 1  dice:  “Le regioni disciplinano con legge i casi di incompatibilità, specificatamente individuati, di cui all’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nei limiti dei seguenti princìpi fondamentali” e al punto  c) eventuale sussistenza di una causa di incompatibilità tra la carica di assessore regionale e quella di consigliere regionale.

La regione Lombardia ha stabilito  le incompatibilità attuando la 165/2004 al punto c) non dicendo nulla. Quindi non c’è incompatibilità fra la carica di consigliere regionale e assessore, come invece era prima dell’adozione della nuova legge elettorale lombarda.

Quindi non c’è proprio verso: Mario Mantovani non può essere contemporaneamente consigliere regionale assessore  e sindaco. Se, però, la questione legislativa non è molto complessa, quella politica sembra un enigma della Sfinge. La presa di posizione di Mario Mantovani e il suo tirare in lungo lasciano perplessi e ci si chiede perché mai, se ci teneva così tanto a restare sindaco di Arconate, non sia rimasto parlamentare, una carica perfettamente compatibile con la carica di Sindaco di un paese sotto i 5mila abitanti. Oltretutto, poteva tranquillamente restare anche viceministro o sottosegretario, visto che il PDL partecipa al governo Letta insieme al PD  mentre la Lega Nord è all’opposizione. Non si capisce proprio cosa manchi a quest’uomo e perché voglia fare  tutto lui, anche in barba a leggi chiarissime.

(Fonte foto: Senato.it)

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 14/04/2015 13:03

Anna Alice

Ogni persona ha una vita normale e una vita di fantasia, di pensieri e di sogni. Sono una impiegata, una contabile. Ho a che fare ogni giorno con i numeri, e raccontare il mondo con le parole è il mio modo di fuggirne.

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  • l'è tacaà a la cadrega cun la cica e al va minga via... forse perchè ghe pias cumandà i barlafus de arcunà...

Co Notizie News Zoom

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