Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Il Parco del Ticino non è solo ambiente ma anche innovazione e tecnologia nell’insegna dell’ecosotenibilita’. La tacciabilità e identità ora è una certezza per i prodotti a marchio Parco del Ticino grazie al codice Dna.
Giovedì 3 ottobre 2019, nell’azienda agricola Cirenaica di Robecchetto con Induno, è stata presentata la nuova modalità di etichettatura dei prodotti del Consorzio Produttori Agricoli a Marchio Parco del Ticino. Stiamo parlando ancge di un’etichetta-codice digitale consultabile anche con smartphone che indica gli ingredienti, la tipologia ad esempio di farine, la specie vegetale o animale contenuta. Indica inoltre in maniera non meno importante, ciò che non è contenuto (le famose tracce di…). Una sicurezza dunque per il consumatore e per la filiera, dato che le informazioni confluiranno in un sistema-base di controllo.
Il tutto è avvenuto alla presenza della vicepresidente del Parco del Ticino Cristina Chiappa, del presidente del Consorzio produttori agricoli Parco del Ticino Sandro Passerini e del dottor Diego Breviario del Ibba-Cnr.
Lo strumento messo a disposizione delle aziende del Parco è stato reso possibile dal bando di Regione Lombardia e Camera del Commercio di Milano per il sostegno al trasferimento tecnologico nei settori agricolo, agro-alimentare e della bioeconomia in Lombardia.
Il codice del Dna consente di certificare anche all’estero l’identità di salumi, carni, prodotti ittici, farine, cereali e prodotti da forno. Tutto ciò anche nella certezza dell’ecosostenibilita’ ambientale dei prodotti a marchio Parco del Ticino.
Basterà dunque un semplice smartphone per capire cosa stiamo acquistando , contro anche chi fa concorrenza sleale spacciando un prodotto per “made in Italy” oppure per cibio che contiene ciò che in realtà manca o non è esattamente ciò che viene riportato dell’etichetta.
Ogni prodotto messo sul mercato fa lavorare il locale con la premessa della politica produttiva di protezione territoriale e di conseguenza paesaggistica
Articolo aggiornato il 03/10/2019 11:45