Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Tutti presi nel vedere i bolidi sfrecciare in pista, a calcorare quanto poco tempo ci si mette ai box per il cambio ruote. Spesso finisce in secondo piano la bravura dei meccanici e motoristi che assicurano una chance di vittoria in più, consegnandola nella mano dei campioni. Meccanici che grazie alla loro precisione e professionalità evitano situazioni tecniche compromettenti che potrebbero mettere addirittura a repentaglio la vita dei piloti.
A loro, in villa Litta ad Ossona e visitabile ancora oggi domenica 25 agosto 2019, è dedicata la mostra ad ingresso gratuito. Tra i protagonisti indiscussi il defunto meccanico di Formula 1 per l’Alfa Romeo: Antonio Oldani, nato e vissuto a Ossona. La sua tuta, i filmati, le foto, i cimeli ormai storici, raccontanti dalla moglie Carla Maccazzola e dai figli Walter e Ivana Oldani.
“Per lavoro, mio marito dal 1979 al 1985 ha praticamente fatto il giro del mondo – parla la vedova – Non era facile mer me che rimanevo a casa con due figli piccoli. Era un continuo fare e disfare valige e mio marito era via in pratica sei mei l’anno. La sua era una vera passione. A volte l’ho seguito a Montecarlo, Imola, Monza”. Il suo ruolo era quello di cabio ruote e trasmissione per l’Alfa Romeo Formula 1.
Dal 1990 al 1992 in Formula Indy. Nel 1992 campioni d’Italia per il super turismo. Dal 1993 al 1996 il campionato Dtm superturismo con vittoria del campionato nel 1993 con l’alfa 155 F1. Dal 1997 al 1999 con l’Alfa 156 F1. Questo è il curriculum di tutto rispetto del meccanico motorista Roberto Mereghetti, 50 anni, nativo e volto noto ad Ossona anche se attualmente vive a Bernate Ticino. Anche lui è uno dei protagonisti della mostra.
Ma qual’è la difficoltà maggiore per un meccanico di Formula 1? “Gli orari di lavoro, soprattutto quando sei in pieno campionato – risponde – Spesso mi è capitato di fare turni non stop di 15 o 16 ore e una volta ho fatto addirittura 25 ore filate di lavoro ai box. Una prova di resistenza fisica e psicologica visto che dal meccanico dipende la stabilità e il funzionamento della vettura. E’ difficile poi riuscire a conciliare questo tipo di lavoro alla famiglia”.
Anche loro sono meccanici di F1 ossonesi, anch’essi protagonisti della mostra.
Savio fece parte dal 2000 al 2005 del team Ferrari F1 al montaggio motori mentre Maurizio Mereghetti fu meccanico di pista dal 1990 al 2005 con l’Alfa Romeo nelle corse di campionato Dtm.
Articolo aggiornato il 25/08/2019 14:51