Casorezzo

Il “No” alla discarica nelle mani di Città Metropolitana

La lotta delle istituzioni contro la discarica di Casorezzo e Busto Garolfo prosegue. Qualche tempo fa la proposta di legge a tutela dei Plis che fissava il criterio escludente alla realizzazione di discariche in quelle aree e per la quale i sindaci di Casorezzo Pierluca Oldani e di Busto Garolfo Susanna Biondi avevano espresso lo scorso 12 luglio disappunto per la scelta dei Consiglieri regionali di maggioranza, di non porre al voto quella proposta di legge. La legge non avrebbe ripercussioni positive sulla vicenda discarica nel Parco del Roccolo, secondo i rappresentanti regionali. La legge potrebbe avere effetti benefici per il futuro ribadiscono le municipalità coinvolte. E’ scontro di opinioni e intanto Città Metropolitana approva l’attività vera e propria di escavazione.

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La risposta dei rappresentanti regionali

“Questo progetto di legge avrebbe dato solo una parziale risposta alle vere esigenze di tutela ambientale di cui hanno bisogno questi tipi di Parchi, oltre al fatto che purtroppo erano emerse anche alcune criticità di ordine giuridico. Tutto ciò non vuol dire che la questione è stata accantonata, infatti l’Assessore regionale all’Agricoltura ha assicurato che è in fase di approvazione, da parte della Giunta regionale, una proposta che va ad aggiornare la disciplina della gestione dei rifiuti e a breve sarà sottoposta all’attenzione delle Commissioni competenti e del Consiglio regionale”. La risposta arriva dall’onorevole Fabrizio Cecchetti (Vicecapogruppo vicario della Lega alla Camera), Curzio Trezzani(Presidente Commissione Cultura e sport del Consiglio regionale), Riccardo Pase (Presidente Commissione Ambiente del Consiglio regionale),Simone Giudici e Silvia Scurati (Consiglieri regionali), rappresentanti della Lega della provincia di Milano.

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In pratica, gli esponenti leghisti hanno voluto fare chiarezza sul progetto di legge regionale riguardante i Parchi d’interesse sovracomunale (Plis), dato che martedì scorso il Consiglio di Regione Lombardia ha deciso di non mettere in votazione per ulteriori approfondimenti.

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Il Parco del Roccolo “fuori” dagli effetti legge. Decide Città Metropolitana

“Il progetto di legge sui Plis in questione non avrebbe avuto alcun impatto sull’attuale situazione del parco del Roccolo ma solo su eventuali circostanze future, perciò proprio non capiamo le accuse, se non altro strumentali, del sindaco di Busto Garolfo e di Casorezzo – hanno aggiunto ed evidenziato Cecchetti, Trezzani, Pase, Giudici e Scurati – Vogliamo ricordare che la questione legata alla discarica è in mano a Città Metropolitana, guidata dal sindaco Sala (Pd), e non alla Regione. Noi siamo al fianco dei cittadini e contro la discarica nel Roccolo. L’abbiamo dimostrato sia con la presenza sul territorio sia con interrogazioni e risoluzioni in Consiglio regionale, il resto sono solo polemiche inutili”.

C’è poi una specificazione che imputerebbe le responsabilità a Città Metropolitana legata al fatto che era l’ente a concedere i permessi: “I permessi, procedure e iter riguardanti la discarica di Casorezzo che si colloca nel Parco del Roccolo erano antecedenti a questa ipotetica ed eventuale legge in questione. Un’eventuale legge sui Plis non avrebbe portato nessun beneficio al Parco del Roccolo e i due sindaci di Casorezzo e Busto Garolfo lo sanno benissimo. Da sempre c’è una responsabilità diretta di Città Metropolitana”.

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La parola a Susanna Biondi, sindaco di Busto Garolfo

“Si lascia sottointendere che la nostra posizione sarebbe stata più conciliante con Città metropolitana a guida Pd rispetto a quella tenuta con Regione Lombardia guidata da Lega e Forza Italia. Nulla di più falso! – ribadisce la Biondi – Abbiamo infatti agito con numerosi ricorsi contro gli atti di Città metropolitana (che si limita ad applicare leggi regionali). abbiamo criticato in modo deciso le posizioni prese dai consiglieri delegati Scavuzzo e Barberis (Pd), abbiamo promosso assemblee e manifestazioni di protesta proprio sotto la sede di Città metropolitana. Siamo stati ricevuti dall’allora Presidente Maroni, che ha ammesso che le leggi regionali in materia presentavano delle criticità e ha deciso di entrare ad adiuvandum nel nostro ricorso contro l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata da Città Metropolitana. Era della Lega ma a noi quell’incontro é piaciuto. L’azione del consigliere di Città Metropolitana, Pietro Mezzi (SI), é pregevole. Non ci interessa a quale partito appartengono i politici, ci interessa che consentano di tutelare il nostro territorio. La legge a tutela dei Plis chiuderebbe definitivamente il problema nel caso che il giudice accogliesse i nostri ricorsi. Non ci sarebbe più la possibilità di presentare e magari ottenere l’autorizzazione per altri progetti di discarica nelle ex cave di Casorezzo”.

Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo. Trasparenza con i cittadini

” Chiarisco alcuni aspetti riguardanti gli ultimi sviluppi della questione legata al progetto discarica, per evitare ulteriori speculazioni – chiarisce Pieluca Oldani -Prima però mi permetto di ricordare che i cittadini di Casorezzo, negli ultimi cinque anni, sono stati sempre aggiornati, in particolare su questo tema. I funzionari di Città Metropolitana hanno approvato la parte del progetto che riguarda l’escavazione dell’ATEg11. In pratica l’attività di cava vera e propria. Che fa parte del progetto più ampio di Solter che comprende anche quello di discarica. È normale che prima di esprimersi, prima di suggerire le azioni da intraprendere, i legali si prendano il tempo necessario per leggere attentamente le carte. Si farà ciò che serve. Come sempre seguendo le indicazioni dei legali. Nell’ultimo quinquennio il comune di Casorezzo ha investito tutte le risorse necessarie per contrastare questo progetto distruttivo. E continuerà a farlo”.

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 16/07/2019 16:07

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