Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Milano. 40 telefonate al giorno, persecuzioni sul web, poi ancora telefonate da utenze sconosciute. Infine lettere minatorie sul posto di lavoro, una aggressione e l’incendio dell’auto. La colpevole è una 32enne italiana che non ha accettato al fine di una relazione sentimentale.
Questa mattina gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro le hanno notificato gli arresti domiciliari ordinati dai giudici dopo che una rapidissima indagine ha messo in evidenza una escalation di episodi preoccupanti avvenuti nell’ultimo periodo ai danni di un uomo con cui ha avuto una relazione dal 2017 al luglio del 2018.
Proteggere l’identità della vittima è importante, specialmente in questo caso particolare, in cui il genere sessuale di vittima e persecutore è invertito rispetto al consueto. Che il persecutore sia una donna non è comune e il rischio di attirare troppo l’attenzione e non riuscire quindi a riprendere la propria vita normale dopo l’intervento delle autorità è più alto. Non è stato, quindi, reso noto nessun riferimento ai luoghi in cui sono avvenuti alcuni degli atti.
La donna però chiamava il suo ex anche 40 volte al giorno e inviava messaggi minacciando il suicidio. A nulla è valso bloccare il numero e i profili social. Lei continuava a chiamare, usando utenze anonime. Ha continuato così per un intero anno. Poi, negli ultimi 20 giorni, ha aumentato la sua attività, spingendosi a tentare di entrare in casa dell’uomo e ad aggredirlo. Gli ha inviato lettere minatorie, anche sul luogo di lavoro, e infine a dar fuoco alla sua automobile. A questo punto lo stop lo hanno dato le forze dell’ordine, con gli arresti domiciliari della donna.
Articolo aggiornato il 22/06/2019 20:22