Ossona

Tentano di linciare Latino. Salvato dalla Lega Nord

Arluno – Intorno alle 21 di lunedì 25 luglio una rissa in pieno centro ad Arluno. 3 uomini dell’est europeo, forse albanesi, pestano a sangue, con coltelli, mazze e bastoni, un latino (sudamericano), che cerca protezione nella sede della Lega Nord.  Gli aggressori lo cercano diverse volte. Infine intervengono carabinieri di Legnano ed un’ambulanza. E inizia la caccia agli aggressori.

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I “latinos” paiono aver capito la Lega nord, il movimento di Matteo Salvini, molto più di quanto lo abbiano fatto alcuni tipi di italiani. Infatti un sudamericano è stato aggredito nella serata i lunedì da una banda di tre persone dell’est, in corso 26 aprile, ad Arluno, e ha cercato protezione nella sede della Lega Nord, dove era in corso la riunione politica settimanale dei militanti. “Macchina in mezzo al corso che bloccava tutto e un pestaggio in piena regola. Urlavano ‘lo fai ancora ???’ ” Raccontano i testimoni. “Coltelli e bastoni. Hanno picchiato il latino in tre. Sono anche entrati nella nostra sede mentre eravamo lì in riunione. Abbiamo chiamato carabinieri e un’autoambulanza perché il tipo era ridotto male. Sembrava il far west”.

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Il racconto ufficiale dei leghisti

Alla vicenda è seguita un comunicato dei leghisti di Arluno, con il racconto dei fatti. “Ieri sera ore 21.00 la sezione della Lega Nord di Arluno ha assistito ad un linciaggio di 3 albanesi contro 1 sudamericano. Erano davanti alla nostra sede di via 26 aprile, in centro ad Arluno. Il fatto si è svolto in due momenti. Il primo in strada dove il sudamericano è stato picchiato a sangue. Poi mentre era a terra, è stato colpito con pugni e calci, e minacciato con un coltello. Il sudamericano è riuscito a sottrarsi alla furia degli aggressori rifugiandosi dentro la sede sezione della Lega Nord. Poi gli aggressori sembravano essersene andati. Invece avevano solo fatto il giro delle vie del paese. Mentre chiamavamo carabinieri e autoambulanza, gli aggressori sono ritornati improvvisamente. Erano con un’auto. Armati di mazze di legno.”

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Non è la prima volta che bande di stranieri si fronteggiano ad Arluno

“Hanno proseguito il pestaggio fuori dalla nostra sede, dopo che il sudamericano era uscito per andarsene. Gli sono arrivati addosso. A mente fredda penso che se noi non fossimo stati lì, in quel momento, poteva finire veramente male. Lo avrebbero ammazzato. Non è la prima volta, ad Arluno, che bande di stranieri si fronteggiano a viso scoperto.” Sull’asfalto di corso 26 aprile questa mattina c’erano ancora diverse chiazze di sangue, che qualcuno aveva tentato di lavare via con delle secchiate d’acqua.La Lega nord sta valutando di porre una interrogazione urgente in consiglio comunale sulle iniziative di prevenzione che  l’amministrazione intende mettere in atto.

Ed è caccia all’uomo nell’altomilanese

All’arrivo dei carabinieri gli aggressori sono saltati in macchina e si sono dileguati. I carabinieri li hanno rincorsi mettendo diversi posti di blocco a Ossona e in altri paesi confinanti. Attualmente non si sa se i tre sono già stati arrestati o se li stanno ancora cercando. Speriamo che il sudamericano, che è ancora vivo per merito dell’intervento dei leghisti, abbia anche abbastanza buon senso da fare nomi cognomi e motivi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnano e l’ambulanza dei Soccorritori Volontari di Arluno ha trasportato il sudamericano all’ospedale di Magenta.

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 26/07/2016 11:57

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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