Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Rispetto alle sagre patronali degli altri Comuni, anche se tradizionalmente sono tutte molto antiche, la fiera di San Martino a Inveruno è un altro livello. Inoltre, qui, non esiste il suk.
All’entrata della fiera, sin dallo striscione appeso, ce ne si accorge. Lassù c’è la rosa camuna verde, il marchio della Lombardia. A quanto pare è un marchio di garanzia.
Nella fiera, infatti, ogni cosa è dedicata al cibo, all’agricoltura, all’artigianato, alla filiera corta, al glocal, al chilometro 0, all’innovazione tecnologica e al vivere realmente lombardo. La concessione all’extra lombardo è data ai cibi piemontesi, ai Marroni di Cuneo, in Occitania, con cui si fanno le caldarroste e a qualche bancarella di prodotti regionali sardi e emiliani.
Il maiale, con i salami nostrani scontati e con altre leccornie, è un ospite d’onore come i cibi nostrani dell’Emilia.
Da altre regioni arrivano anche alcuni concorrenti della mostra interregionale dei bovini di allevamento e, se posso permettermi un piccolo gioco di parole, quella di Inveruno è stata una splendida mostra di vacche, maiali e conigli. Avevamo già parlato del nutrito programma nell’articolo Inizia la fiera a Inveruno.
Il giro fra le bancarelle rendeva particolarmente felici. Certe volte lo stupore si può provare anche annusando profumi, oltre che osservando con gli occhi. Al di là dalla grandezza e della professionalità mostrata, l’organizzazione dell’antica fiera di San Martino ha dimostrato soprattutto che non è vero che le fiere contadine e patronali devono per forza sukeggiare e riempirsi di venditori e bancarelle di oggetti che provengono da chissà quale parte del mondo, e che la qualità lombarda di una fiera, o di una sagra patronale, dipende soprattutto dalla professionalità e dalle intenzioni da chi la organizza. Cura dei particolari, passione e idee chiare degli organizzatori favorisco il commercio locale e valorizzano la tradizione, portandola in primo piano.
Secondo me, questa è la ricetta del successo di una vera fiera tradizionale, di quelle che meritano di essere promosse a tutti i livelli. Più la fiera sukkeggia, invece, più perde valore la tradizione che dovrebbe sottolineare. Nel video caricato su youtube, una breve sequenza di scatti fotografici che mostrano vari aspetti della fiera e che si possono utilizzare per un confronto con le altre realtà.
Fra le bancarelle, anche quella della sezione della Lega Nord di Inveruno che, come ogni anno, partecipa alla fiera patronale per raccogliere fondi per un’ associazione di volontariato di Inveruno. Quest’anno la destinataria della beneficenza dei leghisti di Inveruno è l’Associazione Genitori.
Articolo aggiornato il 01/09/2023 23:14