Il presepe: tra le tradizioni di Natale anche il tentativo di eliminarlo

E’ Natale e tutti gli anni, da qualche tempo, c’è qualcuno che tenta di eliminare il Presepe dalle scuole. Sembra quasi che nel periodo in cui si festeggia la nascita di Gesù Cristo la lotta fra il bene e il male prenda una forma visibile e persino semplice.

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Il presepe dà gioia,  fu inventato da San Francesco per raccontare  in modo semplice e coinvolgente la storia della Nascita di Gesù, ed è il bene; il tristissimo tentativo di non farlo fare, adducendo le spiegazioni più stolide come quella che infastidirebbe i non cristiani, (e perchè mai?), è il male.  La questione è così semplice che sembra persino troppo semplice. Possibile che il demonio esista davvero e usi i media, le scuole e anche i presidi buonisti per cercare di insidiare, a Natale, la gioia pura dell’arrivo della speranza dell’umanità?

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Sembra proprio di si.  E sembra anche che a ergersi a difesa dello stesso Presepe debba essere il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, che è così laico che più laico non si può. Laico, naturalmente, non vuol dire che non sia credente. Vuol dire semplicemente che è un uomo dei nostri tempi, che ha i suoi dubbi, le sue convinzioni e che non vive, come si suol dire, ” all’ombra del campanin” e semidipendente dalla Chiesa, come invece fanno alcuni politici che sentono giornalmente Papa e Vescovi.
La battaglia per il presepe, ormai ,è tradizione anche per la lega nord. Forse non si sa per però che una delle prime raccolta firme della lega nord per riavere il presepe a scuola fu fatta proprio a Ossona, nel 1998,  quando a un paio di maestre venne in mente di eliminare il Presepe dalle loro classi per sostituirlo con una specie di festa della gioia che parlasse di bontà (buonismo) ma non della storia di Gesù. Fu una battaglia facilissima da vincere, e il presepe come al solito tornò al suo posto (così come i crocefissi).

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Da allora, tutti gli anni, da una parte o dall’altra, ci sono presepi che spariscono e interventi dei leghisti per farli riapparire. Quest’anno l’onore delle cronache per aver cercato di eliminare il presepe  è toccato a una scuola di Bergamo, quella della Celadina. Il preside Mastrorocco è stato beccato in fragrante nel tentativo di eliminare il presepe. Il preside, però, dopo la reazione della Lega Nord locale e l’intervento di Matteo Salvini, ha fatto un rapidissimo dietro front e ha detto di non aver mai vietato di fare il presepe, ma di aver lasciato libertà di scelta agli insegnanti. Davanti alla scuola è stato fatto un presidio, cui hanno partecipato, oltre a Matteo Salvini anche altri politici leghisti di peso come Belotti, Roberto Calderoli e Roberto Castelli. Ognuno di loro ha portato un presepe. Nel quartiere, dove la sparizione del presepe da scuola aveva fatto veramente arrabbiare i genitori, si è tenuta una conferenza di spiegazioni con parroco, sindaco e preside della scuola. Le maestre hanno scritto una lettera di sostegno al preside. Insomma, il dietro front e la corsa ia ripari è stata generale. Durante il presidio leghista, in un piazzale della scuola è stata fatta la festa di Natale. O meglio, è stata fatta la festa della solidarietà, perchè pare che i promotori delle bizzarre idee di buonismo ateo-satanista e mondialista dei gruppi di estrema sinistra ( e come diamine si possono essere altrimenti definiti? Evitano di avere un nome per non  essere inquadrati!)  cui appartengono gli organizzatori non hanno rinunciato nè agli striscioni contro la lega  nord, nè a quelli volti a cercar di far dimenticare il Natale e il suo significato religioso.

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Strano, però, che la difesa del presepe e della rappresentazione della Nascita di Gesù,  che ricorda l’essenza del Natale non commerciale,  tocchi sempre ai laici. Diciamolo, oramai c’è un qualcosa di profetico e tradizionale anche  nella lotta per il presepe.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 17/02/2015 18:59

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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