Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Eccola! La solita roulotte che staziona nel parcheggio. Mi sembra quasi incredibile. Mi fermo, preparo la macchina fotografica in modo da poter scattare le foto senza guardare nell’obiettivo. L’automobile è ferma ma con il motore acceso e io sono pronta a darmi alla fuga. Tre o quattro scatti e noto qualcosa di strano. Giro intorno alla rotonda e prendo la via per Marcallo con Casone. Alla rotonda fra Asmonte e Barco torno indietro e mi fermo poco più avanti, quasi di fronte alla roulotte. Non c’è in giro anima viva; non c’è nemmeno il furgone o l’automobile. Ne approfitto per scattare qualche foto dal finestrino abbassato. Guardo nell’obiettivo e regolo lo zoom, per vedere meglio.
Il sole sta tramontando, le ombre mi permettono di vedere a malapena. La porta della roulotte è divelta; i vetri sono rotti, come esplosi, e sul tetto c’è un grosso fiocco. “Ma cos’è? Un regalo?” Aumento lo zoom e mi accorgo che non è un fiocco, ma che la roulotte ha il tetto divelto come se fosse stata aperta dall’alto da un grosso apriscatole. L’hanno abbandonata lì dopo averle tolto tutto ciò che poteva essere usato! Ma dai, gli zingari invece di rubare ci hanno lasciato un regalo! Peccato che la rottamazione della roulotte costerà parecchio al Comune di Ossona.
Vedendo le condizioni della roulotte mi viene un brutto pensiero. E se fosse successo qualcosa? Sembra quasi che ci sia stata una esplosione. Magari è esplosa la stufa. Oppure qualcuno potrebbe essersi fatto giustizia da solo? Chiedo a un amico se i danni potrebbero essere quelli di un’ esplosione. ” No, Ilaria. Probabilmente è una roulotte rubata e poi abbandonata. Quando abbandonano una roulotte rubata, la distruggono e la rendono inutilizzabile perchè così l’assicurazione, quando la ritrova, la ripaga intera invece di farla riparare. Fanno così anche con le automobili: le bruciano per lo stesso motivo. Anche i rom sanno che le cose riparate non sono come le cose nuove. E’ la morale rom: hanno fatto un regalo.” Ma che zingari gentili!
Articolo aggiornato il 17/02/2015 20:23