Claudia Terzi: Renzi vuole la Lombardia pattumiera d’Italia

La notizie che arrivata nelle scorse ore ci riguarda da vicino perchè anche la zona del Ticino è interessata da termovalorizzatori (inceneritori) vecchi e che non servono più che il Governo Renzi tramite il decreto “sblocca italia” vorrebbe usare per incenerire i rifiuti speciali e indifferenziati delle Regioni del Sud che non fanno la raccolta differenziata.

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Claudia Terzi, assessore all’ambiente della regione Lombardia ha annunciato che la Regione impugnerà il decreto di fronte alla corte costituzionale e che ci sarà una vera e propria rivolta delle istituzioni tese ad impedire che ciò accada, ritenendo il loro rifiuto alla collaborazione assolutamente legittimo.

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L’assessore non vuole sentire parlare di solidarietà con le altre regioni e fa presente che la solidarietà non c’entra un bel nulla, ma che si tratta di un tentativo del governo per truffare i cittadini lombardi che si impegnano moltissimo nel fare la raccolta differenziata e migliorare le condizioni ambientali. I problemi sono molti. I rifiuti di Napoli e Roma sono il risultato dell’accumulo di rifiuti che non sono stati differenziati e non sono adatti all’ottimizzazione degli inceneritori lombardi in quanto contengono troppo rifiuto umido che abbassa di molto la temperatura dell’inceneritore portandolo a creare diossina e facendo diventare il processo di incenerimento molto più costoso e inefficiente.Un costo, sia in denaro sia in inquinamento e qualità dell’aria, che graverebbe esclusivamente sulle spalle dei cittadini Lombardi.

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Con il decreto Sblocca italia “ la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e 300 mila tonnellate all’anno da fuori regione” ha detto l’assessore Terzi in una intervista alla Padania. “Alla fine, la sinistra rifila alla Regione un provvedimento che non ha giustificazione, se non quello di volere la Lombardia come pattumiera d’Italia”.
L’assessore Terzi ha ascoltato anche le associazioni ambientaliste e gli uffici tecnici della Regione Lombardia per programmare una serie di risposte al governo.
Tra le associazioni ascoltate vi è anche l’Ecoistituto del Ticino, che ha sede a Cuggiono, e che, dopo l’incontro con l’assessore, ha diramato un comunicato stampa in cui fa il punto della situazione.
Il comunicato, espresso dalle associazioni e dai comitati ambientalisti che si impegnano per lo spegnimento dell’ inceneritore di Busto Arsizio. Dall’incontro è emersa la certezza che gli inceneritori più vecchi e meno sicuri, come quello di Desio, quello di Cremona e quello di Busto Arsizio possono essere spenti senza creare disagi alla raccolta e smaltimento dei rifiuti della Regione Lombardia in quanto non necessari e sottoutilizzati.
L’impegno della Regione Lombardia è quello di migliorare le eccellenze nello smaltimento utilizzando metodi alternativi all’incenerimento e programmando lo spegnimento degli inceneritori che non servono. I in accordo con quest’ottica l’eco istituto insieme ad una quarantina fra cittadini e amministratori locali del Ticino (altomilanese) si sono recati oggi a Occhiobello e a Este, in Veneto, a visitare degli impianti d’avanguardia nel riciclo dei rifiuti a freddo.

(fonti foto: Carnby e Nemo bis su commons.wikipedia.org; Ilaria Maria Preti)

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Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 17/09/2014 11:34

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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