Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Ossona – Alle dimissioni di Monica Porrati da assessore alla sicurezza salta fuori quanti sono i clandestini richiedenti asilo che il prefetto Lamorgese intende portare ad Ossona, con il beneplacito della lista Incontro. La Lega Nord fa quadrato attorno alla sezione.
“Davanti alle imposizioni del prefetto ai comuni per accogliere richiedenti asilo e finti profughi a scapito della nostra gente in difficoltà, la Lega dice e dirà sempre no. E’ per questo motivo che Monica Porrati si è dimessa dalla sua carica di assessore a Ossona, dimostrando grande coerenza e serietà. Monica si è comportata da vera leghista perché non ha esitato a lasciare ‘la cadrega’ da assessore per protesta nei confronti di un sindaco che non ha difeso i propri cittadini e subito passivamente gli ordini della prefettura. Da Ossona a Milano e in tutta la Lombardia la nostra linea è: prima la nostra gente.” Questo è il comunicato stampa che l’assessore regionale all’economia Massimo Garavaglia, il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti e il segretario provinciale della Lega Nord Ticino Gianbattista Fratus hanno diramato nella serata del 12 maggio.
Come si vede nella tabella dei conteggi effettuati dalla prefettura e allegata ai documenti del consiglio comunale, i clandestini destinati anticipatamente ad Ossona non sono 6 come invece dice il sindaco Venegoni. Si tratta di almeno 12 persone che saranno a carico dei fondi dei servizi sociali del Comune di Ossona. Il discorso del finanziamento e del sostentamento va approfondito. Più probabilmente saranno 20, perchè quando il prefetto vedrà la lettera che i sindaci che hanno votato per il No allo Sprar gli spediranno non potrà mandarceli. Quindi i clandestini richiedenti asilo saranno ridistribuiti sui comuni che hanno accettato.
Dove li metteranno? Non lo sappiamo ancora. Di certo saranno locali pubblici, di proprietà comunale, ed è sicuro che sindaco e gli altri componenti della giunta rimanenti sanno già dove li metteranno. E’ più certa la cooperativa che dovrebbe tenerli sotto controllo. Si tratta di una delle cooperative legate alle Acli. Ed è questo favoritismo che avrebbe pesato sulla scelta dell’amministrazione. Il discorso del mantenimento a carico dei servizi sociali del comune toglierà risorse a chi ha bisogno. Nei prossimi giorni vi diremo per quale motivo. Pare che i richiedenti asilo che saranno inviati nell’est Ticino siano quelli che sono stati fermati in stazione centrale la settimana scorsa. Dopo che avevano circondato le forze dell’ordine.
Articolo aggiornato il 02/05/2024 12:44