Ruba al cimitero, arrestato ma il giudice lo lascia libero
Vittuone – Un uomo ruba al cimitero i soldi delle elemosine, nella cassetta della cappella. E’ stato sorpreso dai carabinieri. Arrestato e processato per direttissima, il giudice lo condanna ma lo lascia a piede libero.
Non si tratta di un immigrato clandestino, come ci si aspetta di solito in questo periodo. Il ladro di elemosine al cimitero è, invece, un uomo italiano, residente a Mesero e già conosciuto dalle Forze dell’ordine. E’ stato sorpreso a rovistare nella cassetta delle offerte della cappella del cimitero di Vittuone. Il bottino è stato di soli 60 euro. Un altro uomo, che si trovava nei pressi del cimitero ha notato l’uomo sospetto aggirarsi nel cimitero e ha chiamato i carabinieri. Sul posto sono arrivate due pattuglie. Una da Sedriano e una da Vittuone. Inoltre è intervenuto anche un carabiniere fuori servizio, in borghese, che stava tornado a casa. Quando il ladro ha visto i carabinieri, ha tentato la fuga fra le tombe ma è stato presto raggiungo e arrestato.
Data la fragranza di reato, è stato portato in carcere e processato per direttissima. Il giudice però, data la lieve entità del furto, ha optato per una condanna che lasciasse l’uomo a piede libero.
Il giudice condanna chi ruba al cimitero, ma lo lascia libero
Non ci si può neppure scandalizzare. Probabilmente, se invece di rubare al cimitero, avesse chiesto dei soldi alle strutture della carità della parrocchia, gli sarebbero stati dati, o gli sarebbe stato dato l’equivalente in cibo. Non è il caso di pretendere giustizialismo, quando alla giustizia sfuggono i colpevoli di tante rapine tante ben più gravi. Però, sapere che se si blocca un ladro, che oltrettutto ruba al cimitero, questo esce di prigione più velocemente di quanto ci mettono i carabinieri a tornare in ufficio, non può far piacere nè ai cittadini nè alle forze dell’ordine.
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