Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
William Golding, premio Nobel per la letteratura 1983 e autore del celebre romanzo Il Signore delle Mosche (da cui sono stati tratti due film, uno dei quali con la regia di Peter Brook), amava riassumere il suo pensiero con la frase “L’uomo produce il male come le api producono il miele. Il Signore delle Mosche mette infatti in discussione la bontà e l’innocenza che attribuiamo all’infanzia, oltre a sfatare il mito del “buon selvaggio” secondo il quale, ai tempi in cui fu scritto il romanzo, è la civiltà che corrompe l’uomo che sarebbe stato, invece, naturalmente indirizzato verso il bene.La trama del romanzo racconta di un gruppo di ragazzini che naufragano su un’isola deserta e che organizzano la loro vita secondo canoni prima ragionevoli che poi si evolvono in comportamenti che si basano su prevaricazione, superstizione e violenza. Un altro romanzo che fa da sfondo a quest’opera teatrale è “Un gioco da bambini”, di J. G. Ballard.
La trama dello spettacolo teatrale prende il via da una domanda. Cosa accade se, divenuti adulti e abbandonati gli abiti e i giochi della preadolescenza, alcuni di questi personaggi, ognuno con un suo ruolo e costume sociale più o meno acquisito, dovessero rincontrarsi oggi, in una delle tante isole che abitiamo ogni giorno?
Una strana coppia,un uomo e una donna, “il bimbo” e “la bimba”, come loro stessi amano chiamarsi, vivono in un seminterrato. Il loro legame si basa sulle circostanze dettate dal loro primo incontro nel retro di un supermercato, che però non conosceremo immediatamente. I due scoprono di avere un passato molto simile, vissuto in un villaggio residenziale dall’apparenza rassicurante e in tepi dversi, ma toccato da qualcosa di oscuro. Qualcosa su cui entrambi fondano la propria esistenza e che sentono il bisogno di perpetuare con l’involontaria collaborazione di un malcapitato di turno. L’azione si sviluppa e procede attraversando la storia in maniera non lineare con spostamenti di luogo, flashback sul passato, cambi di personaggi e l’alternarsi di un mondo quotidiano a uno più visionario e da incubo. Una sorta di puzzle di cui il pubblico è chiamato a rimettere insieme i pezzi. Un gioco delirante in cui sembra non poterci essere altro ruolo, per i differenti personaggi, se non quello di vittima, complice o carnefice.
La compagnia teatrale Scena Nuda nasce a Reggio Calabria nel maggio del 2006. E’ fondata e diretta da Teresa Timpano e Filippo Gessi cui si aggiungono, nel 2010, Roberta Smeriglio, in qualità di organizzatrice e, nel 2014, Luca Fiorino come componente del nucleo artistico. Le scene e i costumi dello spettacolo sono curati da Giulia Drogo, le luci da Antonio Rinaldi e la fonia è seguita da Simone Squillace.
Articolo aggiornato il 30/04/2015 10:29