Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Che cosa sta accadendo in questa società? Perché a fronte dell’impoverimento crescente, ogni giorno si aprono nuove sale da gioco? Chi le gestisce? Dove va a finire il denaro che ogni persona investe quotidianamente in questa fantomatica speranza di vincita, se il 12,7% finisce nelle casse dello Stato? Che dimensioni ha questo giro di affari? Perché non se ne parla e non vi è alcun politico che affronti questo problema?
Possibile che vi sia tanta indifferenza e cinismo verso la povertà crescente, la distruzione delle famiglie, le difficoltà e il disagio sociale dei cittadini che spinge al gioco compulsivo? Chi c’è dietro le case produttrici di new slot: International Game Technology (IGT), Aristocrat, Atronic, Bally Technology, Zest Gaming, Mag, Elsy, Astro, etc.?
Ogni volta che entro in un bar a prendere un caffè, mi pongo queste domande e mi chiedo se i nostri politici frequentino solo locali di “prima classe” o dei centri storici, dove questo spettacolo orribile e legalizzato non si vede. Questo fenomeno è così diffuso, che mi viene difficile credere che nessuno di loro sappia quale sia la sua entità e quale realtà producano leggi sbagliate.
Una volta si pensava che, per i ricchi annoiati e malati del gioco, ci fossero i casinò (Montecarlo, Saint Vincent, solo per citarne alcuni) o Las Vegas, la grande metropoli del gioco. Oggi, i giochi “d’azzardo” raggiungono ogni persona, perché molti esercizi pubblici sono diventati piccoli casinò e stanno sorgendo tante case da gioco di prossimità.
Ogni giorno chiudono centinaia di imprese e si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro. Molti disoccupati e pensionati trovano occupazione sullo sgabello di slot machine o “macchine mangiasoldi”: rulli, videopoker, multistation, newvideo. La disoccupazione alimenta la psicosi ossessivo-compulsiva che annovera, fra le molteplici altre, la dipendenza dal gioco.
Mi viene da pensare che il “pizzo”, dovuto dagli esercizi pubblici alla mafia, sia stato legalizzato e sostituito con i ricavi dei concessionari di slot machine, con la compiacenza degli uomini di governo.
Se passeggi per le vie delle città, incontri molte persone tristi. Sono quelle persone che hanno perso la speranza del domani. Questa è una società malata, mentre una nazione sana si misura dalla felicità della sua popolazione.
Sarebbe, invece, auspicabile che Governi nazionali e Governatori di enti locali, tronfi di vittoria elettorale, preoccupati di mettere le mani sugli appalti dell’EXPO e delle grandi opere pubbliche, si adoperino prontamente per creare, nell’immediato, posti di lavoro: ossigenando con micro-credito piccole e medie imprese artigianali, manifatturiere e dell’indotto produttivo; rilanciando piccole imprese edili con politiche di recupero degli immobili pubblici; programmando interventi strutturali per frenare il dissesto idrogeologico del territorio devastato dalla speculazione edilizia.
Riducendo drasticamente i finanziamenti pubblici alla sanità privata e i relativi servizi esternalizzati per potenziare strutture pubbliche territoriali di sostegno con finanziamenti adeguati, in grado di ridurre e prevenire il crescente disagio diffuso tra le fasce più deboli della popolazione, che politici al servizio di poteri oscuri hanno alimentato e, soprattutto, servirebbe una migliore distribuzione della ricchezza che stornasse risorse dai risparmi verso i consumi, rimettendo in moto l’economia. Per farlo occorrerebbe, però, abbandonare il suicida modello liberista, ormai platealmente smentito dalla verifica storica dei fatti.
Articolo aggiornato il 26/06/2022 23:14
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