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Minacciosa telefonata anonima dopo l’articolo dell’incidente. Questa è la risposta

Ieri sera, alle 21.36, dopo la pubblicazione del nostro articolo sull’incidente avvenuto in viale Europa, è arrivata una telefonata minacciosa sul numero di telefono usato dalla redazione. Un uomo, che si è presentato come “albanese” e parente di una delle due persone coinvolte nell’incidente di cui scrivevamo, pretendeva con tono arrogante la rimozione del pezzo. Questa situazione mi impone, come direttore del giornale, alcune precisazioni.

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1. Non cancelliamo le notizie

Su Co Notizie rimuoviamo un articolo solo in un caso: quando si tratta di alert per persone scomparse diramati dalle forze dell’ordine e, successivamente, si scopre che si trattava di un allontanamento volontario. In tutti gli altri casi, i contenuti pubblicati restano online.

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2. I giornalisti non violano la privacy

I giornalisti iscritti all’albo sono tutelati dalla Costituzione e, per legge, non sottoposti alle restrizioni della normativa sulla privacy quando informano il pubblico su fatti di rilevanza. Se un nome è utile alla comprensione della notizia, siamo liberi di pubblicarlo. Le minacce, o i toni minacciosi, non modificano questa scelta: semmai la rafforzano, e ci spingono a denunciare chi tenta di intimidirci.

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3. Non giudichiamo: raccontiamo

Nel caso di un incidente stradale, riportiamo i fatti evidenti. Non stabilisce il giornalista chi ha torto o ragione. Questo spetta a chi rileva l’incidente e redige il verbale che sarà utilizzato da assicurazioni e magistratura per definire le responsabilità.

4. Le forze dell’ordine hanno il dovere di riferire

Nel nostro caso, sono intervenuti i carabinieri. A differenza dei giornalisti, non devono neppure motivare l’uso di nomi o dettagli: se qualcuno si trovava in un luogo dove non doveva essere, o stava facendo qualcosa di illecito, lo scrivono nei verbali, e tali informazioni finiscono nelle mani dei magistrati.

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5. Quando i nomi diventano pubblici

I giornalisti di Co Notizie news zoom non si inventano nulla: riportano ciò che viene comunicato ufficialmente e notizie verificate. Quando arriva una nota stampa, firmata da un giudice o da un procuratore, e vi è un collegamento con notizie precedenti, noi i nomi li scriviamo. È una scelta editoriale, legittima e doverosa.

La libertà di stampa è un diritto. I tentativi di censura o intimidazione non fanno altro che rafforzare la nostra determinazione nel raccontare i fatti. Continueremo a farlo, con rispetto della legge, della verità e dei lettori.

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di discussione e di rettifica. Usatelo! Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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