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Blitz a Linate, Milano. Bombolette e ovuli nello stomaco: la droga viaggiava così. 2 arresti

 All’aeroporto di Linate, a Milano, in due distinte operazioni e a distanza di poche ore, funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato due corrieri della droga. I fermati trasportavano complessivamente oltre 2,6 chili di cocaina purissima.

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Il primo la nascondeva nei bagagli, mimetizzata dentro confezioni di prodotti da bagno. Il secondo l’aveva ingerita: 68 ovuli occultati nella cavità addominale. Entrambi sono finiti in carcere a San Vittore, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Cocaina tra bombolette spray e salviette

Il primo arresto è scattato dopo un controllo su un passeggero in arrivo da Cancún, in Messico. I funzionari delle Dogane e i finanzieri in servizio allo scalo milanese hanno trovato il suo comportamento sospetto. Ispezionando i bagagli, hanno scoperto che all’interno di alcune bombolette spray, di un barattolo di crema per il corpo e di una confezione di salviette umidificate erano nascosti oltre 1,1 chili di cocaina purissima.

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Un nascondiglio ben studiato, ma non abbastanza da eludere le verifiche mirate svolte dal personale addestrato dell’aeroporto. Il corriere è stato subito arrestato.

Secondo arresto: 68 ovuli ingeriti

Poche ore dopo, è stato fermato un altro passeggero, questa volta proveniente dalla Guinea. Durante il controllo, le forze dell’ordine hanno avuto il sospetto che potesse trattarsi di un corriere ovulatore. Gli esami medici hanno confermato il sospetto: aveva ingerito 68 ovuli contenenti oltre un chilo e mezzo di cocaina. Anche lui è stato arrestato e portato a San Vittore. Le indagini sono in corso per capire quale fosse la destinazione finale della droga e se i due episodi siano collegati a una rete più ampia.

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Il traffico internazionale non si ferma, ma nemmeno i controlli

Le due operazioni si inseriscono nel quadro del rafforzamento della collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sancita dal protocollo d’intesa rinnovato il 28 maggio scorso. A Linate la sinergia tra i due enti sta dando risultati concreti. Nel novembre 2024, sempre allo stesso scalo, erano stati sequestrati 30 chili di cocaina in arrivo dal Sudamerica, con l’arresto di altri due corrieri.

Il traffico internazionale di droga continua a cambiare metodi e rotte, ma i controlli si fanno sempre più mirati ed efficaci. Linate si conferma uno degli snodi strategici nel contrasto alla diffusione degli stupefacenti.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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