Parco delle Groane, nuovo blitz antidroga: 4 arresti per spaccio tra Cesate, Limbiate e Desio
4 nordafricani, tra i 28 e i 39 anni, sono finiti in carcere con l’accusa di spaccio di droga nel parco delle Groane. Tutti irregolari e senza fissa dimora, facevano parte di un gruppo attivo nel Parco delle Groane, nel territorio comunale di Cesate. I carabinieri della stazione di Cesate li hanno arrestati tra Limbiate e Desio, dopo 6 mesi di indagini e appostamenti. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.
Sei mesi di indagini nel bosco dello spaccio
Le indagini, iniziate a ottobre 2023 e concluse a marzo 2024, hanno ricostruito l’intera rete di spaccio che operava in una porzione del Parco delle Groane, trasformato in punto fisso per la vendita al dettaglio di cocaina, eroina e hashish. I militari hanno raccolto prove su oltre novanta episodi distinti di spaccio, grazie a videoriprese e testimonianze dirette.
Durante i controlli, i carabinieri hanno fermato venticinque acquirenti subito dopo l’acquisto e sequestrato le dosi ancora in loro possesso. Le testimonianze raccolte hanno permesso di identificare con precisione i quattro arrestati e altri tre complici, anche loro di origine maghrebina. Questi ultimi sono stati denunciati a piede libero.
Due arresti in flagranza, altri due braccati tra Limbiate e Desio
Il 5 gennaio e il 9 aprile 2024 i carabinieri avevano già arrestato in flagranza due dei componenti del gruppo mentre spacciavano. Gli altri due, risultati senza fissa dimora, sono stati rintracciati a Limbiate e Desio grazie a rastrellamenti mirati nel parco e a un’intensa attività info-investigativa. Ora si trovano nelle case circondariali di Milano e Monza.
Complessivamente, durante l’operazione sono state sequestrate 74 dosi di cocaina, 14 dosi di eroina, 5 dosi di hashish e tutto il materiale per il confezionamento. Due degli arrestati si trovavano già in carcere per reati simili. Tutti gli indagati restano sottoposti a indagini preliminari e vige per loro la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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