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Un ecomostro minaccia Ossona, Santo Stefano Ticino e Marcallo? Sorgenia vuole costruire parco fotovoltaico a terra nel Parco del Gelso

Sorgenia ha presentato al ministero per l’energia un progetto per costruire un parco fotovoltaico grande quanto 150 campi da calcio sui terreni agricoli del parco del Gelso, precisamente quelli intorno agli impianti della Citterio, meglio conosciuta come Ex Ultrocchi.

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Fino a qualche anno fa regione Lombardia un vincolo impediva di consumare suolo agricolo con grandi e impossibili infrastrutture e i pannelli fotovoltaici non si potevano mettere a terra, ma era possibile installarli solo sui tetti in impianti con produzioni di energia limitate. Che fine hanno fatto questi vincoli che proteggevano i terreni predisposti alle colture essenziali alla vita e alla produzione di cibo dalla speculazione?

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La regione Lombardia

Si rimane perplessi sulla metodologia con cui la legge della Lombardia, ridefinita in base alle direttive europee accettate dallo stato italiano, ha definito le aree agricole in cui è possibile installare dei parchi fotovoltaici. Sicuramente, è difficile pensare che abbia salvaguardato qualche area agricola. Il testo è stato approvato in giunta regionale il 15 aprile 2025, e il progetto di Sorgenia è stato presentato al Mite il 24 aprile 2025.

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Sorgenia e il suo progetto

Nei documenti di presentazione Sorgenia è chiara nei suoi intenti e scrive “Scopo del presente documento è quello di illustrare i criteri progettuali e le principali caratteristiche tecniche relative alla costruzione di un impianto fotovoltaico denominato “Ranteghetta” integrato da un sistema di accumulo elettrochimico (BESS).

Tutte le parti di impianto oggetto della presente valutazione saranno realizzate nel territorio dei Comuni di Santo Stefano Ticino (MI), Marcallo con Casone (MI), Ossona (MI) con moduli installati su strutture a terra, ovvero su apposite strutture di sostegno direttamente infisse nel terreno senza l’ausilio di elementi in calcestruzzo, sia prefabbricato che gettato in opera.”

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L’area interessata (in giallo) e la fregatura

progetto Sorgenia nel parco del gelso, fra Santo Stefano Ticino, Ossona, Marcallo con Casone


A fianco dell’istallazione di pannelli fotovoltaici a terra, la sorgenia promette piste ciclabili, di cui quella zona è già ricchissima, e parchi gioco, come se pensasse che gli abitanti dei tre paesi coinvolti fossero votati a passare le loro giornate a girare in bicicletta per i campi, invece di lavorare e tentare di sopravvivere, possibilmente mangiando alimenti coltivati in zona e non farine di grillo prodotte chissà dove.

La protezione dei terreni agricoli?

Diverse perplessità sulla nuova legge che teoricamente dovrebbe proibire lo scempio delle aree coltivabili, come quelle del parco del Gelso che Sorgenia vorrebbe utilizzare, ma che probabilmente lascia troppo spazio alla presentazione di queste tipologie di progetti che consumano nettamente del suolo agricolo e utilizzabile per la produzione di cibo, le abbiamo trovate sul sito di esperti di questo ambito, nell’articolo dedicato allo stop ai nuovi impianti solari delle aree agricole.

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La documentazione del progetto

Tutta la documentazione presentata da Sorgenia è pubblicata sul sito del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il che fa sembrare l’intera situazione una presa per i fondelli ancora più grande, sempre ripensando alla cosiddetta “mitigazione ambientale” dell’impianto con delle piste ciclabili in mezzo alla campagna, e che girano intorno all’impianto stesso.

Una battaglia come quella con la Solter?

L’esperienza spinge a presagire che i cittadini dei tre paesi coinvolti nei prossimi anni saranno impegnati in una lunga battaglia contro questo progetto, come è stato e continua ad essere quello contro la Solter, a Casorezzo. Una sensazione data anche dal fatto che non risulta a grandi linee che , prima di presentare il progetto siano stati interpellati i tre comuni su cui vorrebbero costruire un’ infrastruttura così impattante.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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