Trafficanti internazionali di droga. Fermata la banda di Turbigo, Cuggiono e Magenta
La notizia di oggi è tra Magenta, Cuggiono e Turbigo Qui era di base una delle 3 bande di trafficanti internazionali di droga che la squadra mobile di Milano ha appena smantellato. Nel pomeriggio, in questo stesso articolo, saranno integrate notizie più precise su questa banda che si era specializzata nel traffico e nel rifornimento di cocaina.
Per il momento sappiamo che al vertice della banda c’è un 47enne di Cuggiono, che da alcuni anni abita stabilmente a Malaga, in Spagna, dove aveva anche avviato alcune attività commerciali legali. Quest’uomo ha coinvolto nei suoi traffici anche il figlio di soli 23 anni, che è fra gli arrestati e che godeva della protezione di alcuni pregiudicati calabresi legati al padre, anche loro arrestati. Il 23enne faceva la spola fra Malaga e Cuggiono per gestire il traffico di droga e i pusher.
Stiamo parlando di traffici della ‘drangheta nei nostri paesi? Probabilmente si, anche se è presto per dirlo
Questi calabresi, residenti sempre nell’altomilanese fra Magenta e Turbigo, sono coinvolti anche nel processo Hydra, che ha preso il via proprio ieri nell’aula bunker del carcere di Opera. Hydra è il processo che mira a dipanare i rapporti e le alleanze fra camorra, ‘ndrangheta e mafia siciliana per gestire le piazze di spaccio della droga in Lombardia, tra Varese e Milano. I pregiudicati calabresi arrestati questa mattina avevano il compito di garantire la stabilità e la continuità dei traffici, usando anche la violenza per mantenere il loro dominio nel mondo del traffico di droga e punire i collaboratori infedeli.
Uno dei casi di grave violenza che sono riportati dalla squadra mobile è un violento pestaggio, avvenuto a Tenerife nell’aprile del 2022. Un pusher non aveva consegnato tutto il denaro che, secondo il 23enne , avrebbe dovuto raccogliere con la cessione di cocaina ai tossici della zona di Turbigo. Al pusher avevano attribuito un debito di 8000 euro. Per questo, in una stanza di albergo di Tenerife era stato selvaggiamente picchiato e poi rimesso su un’areo e rimandato in Italia. Per evitargli ulteriori ritorsioni, il padre del pusher aveva portato il ragazzo in ospedale e poi, poverino, aveva pagato gli 8mila euro, di tasca sua, agli spacciatori.
La hawala e i cinesi
La hawala è un sistema creditizio e di pagamenti in denaro di origine islamica che si basa su un concetto di parola d’onore, che raramente viene tradita a causa delle conseguenze fisiche e di faida che potrebbe avere. La banda di trafficanti che faceva capo a Turbigo lo utilizzava avvalendosi della collaborazione di alcuni cinesi, gestori di una pelletteria in zona Paolo Sarpi a Milano. Il tasso di commissione applicato per il trasferimento di denaro in modo fraudolento era dello 1,5%. I poliziotti di via Fatebenefratelli hanno accertato che, prendendo in considerazione il solo periodo di maggio – ottobre 2021 sono stati trasferiti più di 1 milione e 400 mila euro. Oggi il negozio non esiste più. Era stato chiuso dopo che il gestore era finito nei guai per il gioco d’azzardo illegale.
Operazione Mcdrive
Gli arresti di oggi sono avvenuti a conclusione delle indagini che hanno permesso di definire le responsabilità di ogni protagonista della storia. In totale gli indagati sono molti di più. Riguardo a Magenta, l intervento caldo era stato lo smantellamento della zona del mc Donald di Magenta. Un posto che attirava molti giovani che poi dopo l’acquisto della cena e della droga, tornavano nei punti di ritrovo dei loro paesi per consumare sia la droga sia i panini.
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