Bcc di Busto Garolfo. Crowdfunding sociale: 5mila euro a fondo perduto per le buone idee del territorio
Un patto concreto per il territorio: la Bcc di Busto Garolfo lancia un crowdfunding sociale con contributo a fondo perduto. Dare gambe alle idee buone, quelle capaci di generare impatto vero. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate presenta un progetto di crowdfunding sociale che va oltre la semplice raccolta fondi. Per le realtà del terzo settore c’è un’occasione concreta: accedere a un contributo a fondo perduto del 30% sul progetto presentato, fino a un massimo di 5.000 euro. A patto che l’idea sia solida, partecipata e con una ricaduta positiva sulla comunità.
Un’opportunità reale per il terzo settore
Il progetto sarà svelato in anteprima domenica 4 maggio durante l’assemblea annuale dei soci della banca al Teatro Tirinnanzi di Legnano, e poi lanciato ufficialmente giovedì 8 maggio, alle 17.30, nella sede di Busto Garolfo. L’incontro è aperto a tutti gli attori del terzo settore: associazioni, fondazioni, cooperative, enti non profit. L’obiettivo? Imparare come si costruisce, si finanzia e si promuove un progetto tramite il crowdfunding, con il supporto gratuito di un team esperto.
A curare la parte tecnica e formativa sarà “Ginger Crowdfunding”, piattaforma italiana specializzata che accompagna i progetti con un campaign manager dedicato. Ogni iniziativa selezionata riceverà non solo il cofinanziamento, ma anche un percorso completo per rafforzare le competenze digitali, strategiche e comunicative di chi presenta l’idea.
2,5 milioni di euro per progetti locali
L’iniziativa fa parte di un impegno più ampio. La Bcc di Busto Garolfo ha deciso di destinare 2,5 milioni di euro dell’utile 2024 a progetti per il bene comune. Lo ha annunciato il presidente Roberto Scazzosi: «Una banca locale è tale se genera futuro. Per farlo servono investimenti che parlano alla collettività, che sostengono chi lavora per gli altri. Il crowdfunding è uno strumento innovativo per costruire insieme, coinvolgere i cittadini e moltiplicare l’impatto».
La modalità scelta è quella “tutto o niente”: il denaro viene trasferito al progettista solo se l’obiettivo di raccolta viene raggiunto. Altrimenti, torna a chi ha contribuito. Un modello che funziona: il tasso di successo delle campagne promosse da Ginger è del 96%, il più alto in Italia.
Un esempio: la rinascita della scuola di Sant’Alessandro
Chi cerca un esempio concreto può guardare a Materia, progetto nato a Castronno (VA) grazie a VareseNews e all’associazione Anche Io. Con il sostegno della Bcc e della piattaforma Ginger, la vecchia scuola del borgo di Sant’Alessandro è stata riaperta e trasformata in un centro culturale. Un modello di rigenerazione partecipata che mostra cosa può nascere da un’idea condivisa e da una comunità che ci crede davvero.
«Quando una comunità si unisce, il valore condiviso si moltiplica, creando benefici che toccano tutti», aveva commentato allora Scazzosi. Oggi, quella visione diventa sistema.
Come partecipare
Per accedere al percorso, le realtà del terzo settore devono iscriversi all’incontro dell’8 maggio e, successivamente, candidare il proprio progetto sulla piattaforma Ideaginger.it. A fare la differenza non sarà solo la bontà dell’idea, ma la capacità di coinvolgere le persone e di restituire valore al territorio. Perché il cambiamento, quando è collettivo, diventa reale.
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