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Irriducibili a Milano. Pusher a 70 anni

Il pusher spacciava cocaina, hashish e marijuana utilizzando come base operativa una lavanderia a gettoni in viale Monza. È finito in manette ieri pomeriggio, 29 aprile, un 70enne italiano con precedenti di polizia. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Comasina per spaccio di sostanze stupefacenti. Da giorni gli investigatori lo tenevano d’occhio: lo avevano notato entrare nella lavanderia automatica senza mai portare con sé biancheria da lavare ed uscire con dei piumoni fra le braccia. Dopo ogni passaggio, il settantenne iniziava un giro tra le vie di Greco Turro e viale Monza per incontrare i clienti e cedere loro la droga.

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Secondo quanto accertato dalla polizia, l’uomo residente nei pressi di viale Fulvio Testi utilizzava il retrobottega del locale, che risultava intestato alla moglie anche se aveva cessato l’attività, come laboratorio per il confezionamento delle dosi. Lì tagliava la sostanza, la impacchettava e la nascondeva nella biancheria prima di partire per le consegne.

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Tutta la storia dell’attempato pusher

Lunedì pomeriggio i poliziotti hanno sorpreso in flagranza una cessione di cocaina. Gli agenti hanno bloccato sia l’acquirente sia il pusher 70 enne, mentre si trovavano a bordo del veicolo usato per la consegna. All’interno dell’auto, nella cuffia del cambio e in altri nascondigli sono stati trovati 31 grammi di cocaina, 20 grammi di hashish già suddivisi in dosi pronte per la vendita e 370 euro in contanti. L’acquirente è stato segnalato come assuntore, mentre il 70enne è stato arrestato. Poi sono iniziate le perquisizioni del domicilio e degli ambienti nelle sue pertinenze.

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A casa dell’uomo non c’era nulla ma all’interno della lavanderia, nel retro, i poliziotti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio della droga. Nascosti dietro le lavatrici c’erano altri 145 grammi di cocaina, 525 grammi di hashish, 142 grammi di marijuana e 54.370 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio. Altri 3mila euro erano all’interno della gettoneria delle lavatrici, segno che la lavanderia era ancora in funzione. Dagli accertamenti è emerso che il 70enne continuava a gestire irregolarmente l’attività commerciale, che di fatto era diventata una copertura. La lavanderia a gettoni è stata chiusa e posta sotto sequestro penale.

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