Milano, Stazione Centrale. 2 arresti in un’ora: inseguimenti, furti e coltelli
I controlli con poliziotti in borghese e auto civetta organizzati in zona stazione Centrale dal commissariato Garibaldi Venezia, tra inseguimenti, identificazioni e recupero refurtiva, hanno portato a due arresti in meno di un’ora, nel primo pomeriggio di ieri, 22 aprile.
Il primo arresto: l’urlo “al ladro” e l’inseguimento
Alle 14, un uomo è arrivato correndo in direzione di una pattuglia in borghese, urlando “al ladro!”. Gli agenti sono immediatamente intervenuti e hanno bloccato un marocchino 20enne che stava fuggendo, rincorso da un 40enne francese. Durante la fuga, il marocchino aveva cercato di disfarsi di un oggetto, poi recuperato dai poliziotti, che lo avevano visto, sotto un’auto parcheggiata. Si trattava di una collana d’oro, del valore di circa 5mila euro.
La vittima, il 40enne, ha sporto denuncia e ha raccontato quello che era successo. Lui e la sua fidanzata, anche lei francese, sono a Milano per turismo, e alloggiano in un hotel nella zona di via Boscovich. Stavano camminando quando sono stati aggrediti e rapinati dal marocchino che ha strappato la collana d’oro dal collo della sua fidanzata ed è fuggito. Lui lo ha quindi inseguito urlando “al ladro”.
Il marocchino è stato arrestato in flagranza e processato per direttissima con l’accusa di rapina. Ora si trova nel carcere di San Vittore. È un irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora e al momento dell’arresto era privo di documenti. Lo anno riconosciuto ugualmente perchè era già noto alle forze dell’ordine. Infatti era stato foto-segnalato e indagato per un tentato furto appena il giorno prima, il 21 aprile. Dai controlli avvenuti in questura è emerso anche un precedente arresto, avvenuto nel giugno 2024, per concorso in rapina.
Minaccia con un coltello due uomini: altro arresto in via Scaltatti
Un’ora dopo, alle 15.15, un secondo arresto è avvenuto in via Scaltatti. Anche in questo caso, sono intervenuti i poliziotti del Commissariato Garibaldi Venezia, mentre ancora la prima pattuglia stava completando verbali e documentazione del primo arresto. La pattuglia ha notato un giovane nordafricano mentre brandiva un coltello e minacciava due uomini in strada. Le due persone prese di mira erano due cittadini afgani. L’aggressore è stato bloccato e disarmato. Non aveva documenti quindi l’identificazione è avvenuta in questura. I due afghani hanno presentato la denuncia. Hanno raccontato che l’egiziano voleva i loro telefoni cellulari. Il rapinatore, un 20enne egiziano irregolare e senza fissa dimora è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina aggravata.
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