Il cordoglio per Papa Francesco. Ora si va verso il conclave
Al mattino, alle 7,35 di lunedì dell’Angelo 2025, con la morte di Papa Francesco, Jorge Bergoglio, si è aperto il periodo di sede vacante, quello in cui i cristiani cattolici non hanno una guida spirituale, che si concluderà solo con l’elezione del nuovo papa, durante il conclave che inizierà nei prossimi giorni, probabilmente il 26 aprile. La morte di Papa Francesco ha sorpreso i cristiani in una giornata che oramai da tradizione è dedicata al relax senza impegni, anche se la sua età, 88 anni, la lunga malattia e le difficoltà respiratorie che l’hanno accompagnata faceva presagire che il tempo del papa sulla terra non fosse ormai molto.
Si conclude così il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, il primo papa gesuita e il primo pontefice sudamericano della storia della Chiesa cattolica. Il suo pontificato è stato anche caratterizzato da un periodo di presenza di due Papi, con papa Benedetto 16esimo: un fatto che era già successo nella storia, dal 1378 al 1417, quando i papi regnanti contemporaneamente furono 3. Era comunque una situazione comunque molto diversa di quella che si era instaurata con le contemporaneità fra papa Francesco e il papa emerito Benedetto XVI. In questo casoi due papi erano in pace e in uno stato di comunione fra loro.
Una piccola biografia di papa Francesco
Papa Francesco nacque a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 ed era figlio di emigrati piemontesi. Fu ordinato sacerdote nel 1969, era entrato nella Compagnia di Gesù da giovane. Diventato arcivescovo della capitale argentina nel 1998, era noto per muoversi in autobus e vivere in un modesto appartamento, lontano dai privilegi ecclesiastici. È stato eletto papa il 13 marzo 2013. Scelse il nome Francesco ispirandosi al poverello di Assisi, dando subito un segnale chiaro: il suo pontificato sarebbe stato dedicato alla povertà, alla pace, all’ambiente e alla misericordia.
In 12 anni di pontificato, Papa Francesco ha cercato di riformare la Chiesa cattolica. Ha voluto una Chiesa “in uscita”, più attenta alle periferie del mondo che ai palazzi vaticani. Ha affrontato temi complessi come la pedofilia nel clero, la trasparenza finanziaria, l’accoglienza dei migranti e il ruolo delle donne nella Chiesa, suscitando anche critiche da parte delle frange più conservatrici. E’ stato, dicono alcune fonti, critico nei confronti dei movimenti ecclesiastici. soprattutto nel nel panorama gestionale ed economico.
Celebre anche il suo invito a “non giudicare” gli omosessuali, la sua attenzione costante ai poveri, ai detenuti e ai malati, e la pubblicazione dell’enciclica Laudato sii’, incentrata sul rispetto per l’ambiente e in cui ha affrontato il tema della crisi climatica con parole forti e mai usate prima da un pontefice.
Secondo quanto trapelato, Papa Francesco si sarebbe spento poco dopo essersi svegliato, colpito da un ictus improvviso. Erano presenti i suoi collaboratori più stretti e un’équipe medica. Sarà il Camerlengo, il cardinale Kevin Joseph Farrell a certificare ufficialmente la morte e a dare avvio al protocollo per la successione. Le lettere di convocazione per i cardinali di tutto il mondo sono già state inviate e diversi di loro sono già in viaggio verso Roma
Il cordoglio del mondo
La notizia della morte di papa Francesco ha fatto subito il giro del mondo. Sono arrivati messaggi di cordoglio da parte di capi di Stato, leader religiosi e milioni di fedeli. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito Francesco “un faro di umanità e di pace”, mentre il presidente argentino Javier Milei ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
Ogni politico e ogni personaggio pubblico ha inviato ai giornali la sua nota con i cordoglio I fedeli hanno cominciato a radunarsi spontaneamente in Piazza San Pietro fin dalle prime ore del mattino di ieri. Il corpo del papa sarà esposto in basilica per il saluto dei fedeli, che sarà breve, mentre il funerale sarà celebrato nei prossimi giorni, con un rito solenne, ma con una cerimonia simile a quella usata per tutti i cristiani.
La sicurezza
Si attende l’arrivo a Roma di capi di Stato e di governo da tutto il mondo e sono già state avviate anche tutte le procedure per garantire la loro sicurezza. Si tratta di piani già collaudati e tenuti aggiornati nel tempo, per ogni evenienza.
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