Omicidio ad Abbiategrasso. Morto un 21enne accoltellato quasi sotto casa
Una notte di quelle da dimenticare per Abbiategrasso. Un ragazzo egiziano di 21 anni, Mohamed Elsayed Elsharkawy, ( il nome è stato pubblicato dal Corriere della Sera) è stato trovato questa notte sotto al portico del palazzo delle case popolari di Abbiategrasso, di via Fusè 8/d, colpito al torace con una coltellata. Poche ore dopo è morto in sala operatoria, a causa della ferita troppo grave. Il giovane abitava poco lontano da dove è stato ferito.
Erano appena passate le 2 della scorsa notte, quando un uomo che rientrava a casa ha chiamato il 112 avvisando che c’era un ragazzo ferito sotto al portico, davanti all’accesso delle cantine e dei box nel cortile delle palazzine popolari. Sul posto è stata inviata un’auto medica, un’ambulanza della croce Azzurra di Abbiategrasso, accompagnate dalla radiomobile dei carabinieri di Abbiategrasso.
Sconod quanto riferito da Areu, il giovane era in condizioni già gravissime a causa della coltellata che lo aveva raggiunto in pieno petto. I soccorritori lo hanno stabilizzato e insieme al medico lo hanno trasportato d’urgenza, in codice rosso, al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano. A quell’ora di notte l’ambulanza è più veloce dell’elicottero. Purtroppo per lui e per i suoi parenti e nonostante le cure immediate il 21enne non ce la ha fatta ed è morto circa due ore dopo l’arrivo in ospedale.
I carabinieri di Abbiategrasso a caccia degli assassini
Sull’omicidio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso. Hanno già appurato che nella zona non ci sono telecamere che possano aver ripreso i momenti dell’aggressione del ragazzo. Sarebbe stato strano trovarcele, in quel quartiere dove l’unica certezza è la povertà e dove spesso finisce che la microcriminalità e i piccoli ras di quartiere la fanno da padrone senza essere troppo disturbati. Per il momento non ci sono novità sulle indagini. Mohamed Elsayed Elsharkawy era incensurato e questo complica un po’ le ricerche dei suoi assassini. Conoscere le frequentazioni della vittima in genere porta ad individuare velocemente i colpevoli.
C’è solo un caso che dà da pensare. Alle 2.42, dopo che il giovane era già stato portato in ospedale, l’agenzia emergenza e urgenza ha ricevuto un’altra chiamata di soccorso instrada, sempre all’8/d di via per un’altra aggressione. In questo caso la vittima era un uomo di 56 anni che dopo essere stato soccorso dall’equipaggio di un’ambulanza della Croce Bianca di Magenta, ha rifiutato il trasporto in ospedale. Le coincidenze esistono ma sono rare, e forse questo secondo episodio è in qualche modo legato al primo ma non ci sono ancora notizie certe in merito.
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