Truffa dello specchietto a Ossona
Lo scorso venerdì, al mattino, un residente di Ossona che si trovava nei pressi del cimitero è stato vittima di un tentativo di truffa dello specchietto. Mentre passava davanti al cimitero da una bmw bianca , parcheggiata davanti al cimitero, in direzione Magenta, gli hanno tirato un sasso contro la portiera. La metodologia è sempre la stessa. Dopo aver tirato il sasso ti fermano, o ti inseguono in auto, e chiedono il rimborso in contanti dello specchietto che secondo loro hai colpito con la tua auto. Se vedono una persona anziana, specie se donna, possono diventare molto insistenti.
Si tratta quasi sempre di rom, quindi anche se ben vestiti e con una macchina costosa, non riescono a nascondere i tratti somatici e l’accento straniero. Il lancio di sassolini o biglie di vetro colpisce sempre la portiera posteriore. Già questo particolare deve insospettire. Il rumore arriva sempre alle vostre spalle, non dallo specchietto che vi è parallelo. La fuga, in questi casi, è la miglior difesa. Andando verso la Pasqua è più facile che questo tipo di truffatori si trovi nei pressi di Chiese e cimiteri.
Metodologie per evitare la truffa dello specchietto
Nel caso si senta un rumore sospetto, che somiglia a qualcosa che ha colpito la portiera posteriore, non partire con l’idea di aver fatto un danno. E quasi sempre un tentativo di truffa dello specchietto. Chiamare il 112 appena possibile. Non fermarsi con l’auto e dirigersi o verso il posto di polizia più vicino o verso una piazza in cui è possibile trovare gente, ad esempio nei pressi di un bar.
Nel caso di donne, non mettere la borsa sul sedile del passeggero, ma appoggiarla in fondo. Capita spesso che se capiscono di essere stati scoperti e si trovano in condizioni favorevoli, questo tipo di truffatori, cambino strategia e mirino a scippare la borsa. Quindi è bene evitare di dar loro modo di arrivare a prenderla. Non tentare di organizzare trappole, a meno che non si si sia già in contatto con il 112 e non lo abbia suggerito l’operatore. Non fermarsi a parlare, ma nel caso affianchino la vostra auto o tentino l’approccio verbale, dire subito che si è già chiamato il 112. In genere basta a far scappare i truffatori di corsa.
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