GrecoMilanoPrima PaginaZona Farini

Milano, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione: arrestate 4 persone. Decisiva la denuncia di una vittima

A Milano, la denuncia di una giovane peruviana di 25 anni ha spezzato il silenzio. Da quel momento, la Polizia ha fatto luce su un’organizzazione che, dietro la promessa di una vita migliore, celava un sistema ben collaudato di sfruttamento sessuale nei confronti di donne peruviane e colombiane che, nel loro paese, vivevano situazioni di fragilità economica e sociale.

Annunci

Quattro persone, 2 uomini italiani, uno con origine peruviane e 2 donne peruviane, sono state arrestate a Milano con l’accusa di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione, al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dalla seconda sezione della Squadra Mobile milanese, che si occupa di criminalità straniera e induzione alla prostituzione e condotta dal dott. Stefano Veronesi.

Annunci

Debiti infiniti, impossibili da saldare

Le indagini sono partite novembre 2023, grazie al coraggio di una donna, reclutata nel suo Paese d’origine con la promessa di un lavoro onesto e guadagni sicuri e che, una volta arrivata a Milano, si è trovata rinchiusa in un incubo: costretta a prostituirsi in un appartamento, sotto il controllo costante dei suoi sfruttatori, dove era costretta a fare la prostituta per ripagare il debito che aveva contratto con i reclutatori. Fra questi c’era il biglietto aereo per l’Italia, costato 1500 euro, ma per il quale le avevano richiesto 3500 euro, l’affitto della stanza in cui viveva e riceveva i clienti e 550 euro alla settimana per gli annunci pubblicati su siti internet di annunci pubblicitari.

Annunci

Le sue parole sono state decisive: entrata in contatto con le rete anti-tratta del Comune di Milano, la giovane ha trovato il coraggio di denunciare la situazione. Gli investigatori hanno cosí potuti ricostruire l’intero meccanismo del gruppo, che operava facendo leva sulla vulnerabilità delle vittime, e approfittando del loro desiderio di lasciare condizioni di povertà per trovare un futuro in Europa.

Una rete italo-peruviana tra promesse e ricatti

Il gruppo era composto da due donne peruviane regolari in italia, di 35 e 27 anni, che si occupavano del reclutamento in Colombia e in Perù,. C’era poi un 68enne italiano, incensurato, e 58enne cittadino italiano ma di origini peruviane. Si occupavano di tutto ciò che riguardava le loro vittime: dalle lettere di garanzia per l’ingresso in area Schengen all’assicurazione sanitaria, fino all’acquisto del biglietto aereo di solo andata per l’Italia. Una volta raggiunta Milano, alle ragazze venivano forniti alloggi, telefoni, inserzioni online per pubblicizzare i loro “servizi”, ma ogni cosa aveva un prezzo e creava un debito che continuava ad crescere e, in realtà, non si estingueva mai.

Annunci

Infatti ogni prestazione sessuale serviva a coprire costi gonfiati, in un sistema che riduceva le vittime in totale dipendenza economica e psicologica. il costo delle prestazioni era fra i 20 e i 70 euro, ed era impossibile , per le ragazze riuscire a recuperare abbastanza denaro e andare almeno in pari. Il gruppo si occupava anche di addestrare le giovani donne, insegnando loro come vestirsi, cosa dire e cosa fare, e monitorava quotidianamente le ragazze, intervenendo anche in caso di problemi con i clienti, a conferma del controllo capillare e sistematico che avevano su di loro.

Intercettazioni e prove schiaccianti

Nel periodo delle indagini, molto complesse, i poliziotti della squadra mobile hanno rintracciato 8 vittime. Di 4 casi sono riusciti a ottenere le prove per accusare il gruppo sia di tratta di esseri umani sia di induzione alla prostituzione, altri 4 casi invece solo di induzione alla prostituzione. Le prove nei confronti nel gruppo sono schiaccianti. Le prove si sono delineate tra intercettazioni telefoniche e perquisizioni negli appartamenti affittati in zona Farini e in zona Greco Turro, in cui vivevano le ragazze.

Annunci

Questi ultimi sono stati individuati anche mediante l’incrocio con diversi esposti di cittadini che avevano notato andirivieni sospetti negli appartamenti dei loro condomini. Alcuni di questi avevano colto il segnale ma credevano si trattasse di commercio di droga, piuttosto che di prostituzione. Le misure cautelari sono arrivate al termine di un’attività investigativa complessa, supportata da intercettazioni telefoniche e riscontri oggettivi. Gli indagati sono ora in custodia cautelare in carcere. Le accuse nei loro confronti sono pesanti, e raccontano di una tratta gestita in modo lucido e spietato, dietro una facciata di normalità.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di discussione e di rettifica. Usatelo! Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
Avatar photo

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.