Boato nella notte a Magenta: fanno esplodere il bancomat in piazza Liberazione
Un forte boato ha svegliato di soprassalto gli abitanti del centro di Magenta, intorno a Piazza Liberazione, la scorsa notte tra domenica 6 e lunedì 7 aprile. Alle 4 del mattino. I soliti ignoti hanno fatto esplodere il bancomat della filiale Monte dei Paschi di Siena, e sono riusciti portare via le banconote che conteneva, prima dell’arrivo dei carabinieri della radiomobile della compagnia di Abbiategrasso e delle stazioni di Magenta. I militari sono arrivati quasi subito, hanno isolato la zona a e lanciato l’alert alle altre radiomobili in pattuglia nella zona. Immediata anche la visione dei vari varchi stradali, che quasi sicuramente hanno registrato il passaggio dei mezzi usati dai ladri.
L’esplosione ha fatto tremare i vetri delle abitazioni circostanti e ha spaventato di chi si trovava nei dintorni. Secondo quanto emerso, i malviventi potrebbero aver usato la solita tecnica della sottile marmotta piena di esplosivo infilata al posto della carta di credito, e collegata alla batteria dell’auto, più altre cariche disposte intorno al bancomat. in questo modo, dopo l’esplosione avrebbero estratto le banconote dal bancomat della Mps, fuggendo prima dell’arrivo dei carabinieri.
I militari hanno messo in sicurezza l’area, delimitando il perimetro e raccogliendo i primi elementi utili all’indagine. Nonostante la violenza dell’esplosione, la filiale non parrebbe aver riportato danni strutturali gravi. Sopra la banca infatti ci sono diverse abitazioni. SI sta ancora lavorando per determinare l’esatto importo che i ladri sono riusciti a portare via. Non è ancora chiaro se all’interno del bancomat vi fosse una somma rilevante oppure se fosse stato svuotato nei giorni precedenti. I carabinieri stanno anche visionando le telecamere di videosorveglianza della banca e quelle installate nei pressi della piazza, per cercare elementi utili all’identificazione dei responsabili.
La banda specializzata in esplosioni di bancomat
Si sa già che questo tipo di azioni sono eseguite da una banda estremamente specializzata. Sarebbe meglio dire famiglia, più che una banda. Si tratta quasi sicuramente di alcuni fra i numerosi membri di una stessa famiglia rom stanziale nei dintorni di Bologna, conosciuti come i bancommatari bolognesi. Nonostante le tante operazioni nei loro confronti ne abbiano portati diversi in carcere, e nel tempo abbiano dovuto diminuire il numero di furti, la banda è ancora attiva. La difficoltà, infatti, non è nel sapere chi è stato, ma di riuscire a sapere esattamente quali componenti della banda abbiano partecipato al colpo, per arrestare l’uomo giusto per ogni colpo.
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Le forze di polizia sono arrivate sul posto non molto veloci stando alla tempistica dichiarata.
Si parla del tempo intercorso fra la chiamata al 112 e l’arrivo: Alle volte il tempo sembra lungo, ma è lo strettamente necessario, Spesso però, in questi casi, se non c’è molto denaro sparso in terra, tentano l’intercettamento lungo le vie di fuga. E’ una strategia più efficace del recarsi sul luogo del furto, da dove ormai i malviventi sono fuggiti.