Milano, tolto l’affidamento in prova al 22enne, ora è in carcere
È successo a Milano, ieri. Un giovane marocchino, di 22anni, condannato a scontare 5 anni di carcere per un cumulo pene per diversi reati nel maggio 2023, aveva ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Grazie alla misura alternativa, aveva evitato il carcere, ma una volta affidato ai servizi sociali, ha iniziato a disattendere le regole imposte.
Verso la metà di marzo, si era reso protagonista di un episodio in via Padova, protestando platealmente per delle riprese video e aggredendo verbalmente i giornalisti, durante una trasmissione televisiva, tanto da costringere i poliziotti presenti a caricarlo e chiuderlo nella volante, nel posto dedicato ai detenuti. La Polizia di Stato lo ha ora arrestato di nuovo, su ordine del Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Tante segnalazioni e la revoca dell’accoglienza
Sin da quando aveva lasciato il carcere, gli agenti del commissariato Città Studi lo avevano segnalato più volte all’Autorità Giudiziaria, evidenziando comportamenti incompatibili con le prescrizioni dell’affidamento in prova. L’UEPE, su disposizione del Magistrato di Sorveglianza, ha confermato le criticità riscontrate nella gestione del caso. Nel frattempo, anche la struttura di Housing sociale, dove il 22enne era domiciliato, ha comunicato la revoca dell’accoglienza, motivandola con l’incompatibilità tra il comportamento del giovane e gli obiettivi del recupero e rieducazione alla legalità previsti.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’episodio di via Padova. La Polizia di Stato è intervenuta in strada per bloccarlo e lo ha accompagnato in volante. La scena è finita anche nei servizi della trasmissione, contribuendo a rendere evidente la condizione di inadeguatezza del soggetto rispetto alla misura alternativa. Il Tribunale di Sorveglianza ha disposto la sospensione dell’affidamento in prova e ora il 22enne. Ora dovrà scontare il resto della condanna in carcere
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