Maxi indagine contro la ‘Ndrangheta tra Italia e Germania: 29 arresti, c’è anche un poliziotto
Un’indagine durata cinque anni ha portato all’arresto di 29 persone tra Italia e Germania, smantellando un’organizzazione criminale legata alla ‘Ndrangheta. L’operazione congiunta, condotta con il supporto di Eurojust, ha visto impegnate le forze dell’ordine di entrambi i Paesi, con perquisizioni a Stoccarda, in Calabria e in Emilia-Romagna. L’organizzazione criminale è accusata di reati come tentato omicidio, traffico di droga, riciclaggio di denaro ed evasione fiscale. Tra gli arrestati figura anche un agente di polizia tedesco, sospettato di aver collaborato con il gruppo mafioso.
Il modus operandi del gruppo criminale
Le indagini hanno rivelato che la rete criminale operava attraverso un complesso sistema di frodi nel commercio di prodotti alimentari di alto valore. Formaggi pregiati, olio d’oliva e attrezzature da cucina venivano acquistati tramite una società fittizia che non saldava le fatture. I prodotti venivano poi rivenduti a ristoranti italiani nell’area di Stoccarda, che subivano pressioni per acquistare la merce. Oltre alle attività fraudolente, il gruppo è ritenuto responsabile di incendi dolosi, tentati omicidi e divulgazione di informazioni riservate.
L’operazione, coordinata dalla sede di Eurojust all’Aia, ha coinvolto oltre 350 agenti delle forze dell’ordine. Dieci persone sono state arrestate in Germania e 19 in Italia, con circa 40 perquisizioni effettuate nei due Paesi. Gli ufficiali tedeschi hanno preso parte ai blitz in Italia e viceversa, in un’azione congiunta senza precedenti. Un’occasione anche per uniformare le modalità e i protocolli di intervento.
Squadra investigativa comune (JIT)
Per facilitare la collaborazione tra Italia e Germania, è stata istituita una squadra investigativa comune (JIT) tramite Eurojust. L’obiettivo era garantire un coordinamento efficace e rapido nelle indagini, che hanno portato a raccogliere prove schiaccianti contro gli appartenenti all’organizzazione mafiosa.
Tra le autorità che hanno collaborato alla lunga indagine ci sono la Procura di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, Squadra Mobile di Catanzaro, SISCO di Bologna e di Firenze, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, con il supporto delle Squadre Mobili di Cosenza, Modena, Parma, Ferrara e Grosseto. Nell’operazione sono stati impiegati anche i Reparti di Prevenzione del Crimine e alcune unità cinofile antidroga. In Germania ha partecipato la Procura di Stoccarda, il Quartier Generale della Polizia di Aalen e il Dipartimento Investigativo Criminale di Waiblingen.
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