GuastallaMilano

Esce dal tribunale e rapina un barista. Cosa fare di questo algerino?

Un 21enne algerino 3 giorni fa aveva compiuto una rapina e i poliziotti lo avevano arrestato in flagrante. Dopo aver passato due giorni in cella, in custodia e in attesa del processo per direttissima, ieri mattina è stato portato in tribunale. Gli arrestati per le rapine erano tutti in fila. Il tribunale certe mattine sembra una catena di montaggio. Arrivato il suo turno, l’algerino è entrato al cospetto del giudice. I casi sono tutti uguali. Il giudice legge il verbale dell’arresto, lo convalida, condanna l’algerino e decide la pena: divieto di dimora nel comune di Milano. Poi, lo rimette in libertà.

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Poco dopo mezzogiorno l’algerino esce dal tribunale, dal portone che dà su via Manara, con l’ordie di allontanarsi d Milano. Entra nel bar “Il panino giusto” e ruba un panino. Alle rimostranze del barista gli allunga un pugno. La scena non sfugge ai carabinieri del servizio magistratura della compagnia Duomo. Sono lì, ben visibili, sulla porta del tribunale per proteggere i magistrati, proprio dall’altra parte della strada. Intervengono immediatamente e arrestano nuovamente l’algerino.

Ricomincia l’iter. Sorpreso in flagrante viene arrestato. L’accusa è di rapina impropria. Farà le prossime 48 ore in cella a San Vittore, dove lo hanno portato i carabinier. Poi ricomparirà davanti al giudice, magari lo stesso che l’aveva oggi allontanato, si fa per dire, da Milano. Chissà se quel giudice si sentirà preso per i fondelli. Forse si, ma la legge è quella che è. Lui la applica, non la scrive, e di questo rapinatore nessuno sa che farsene.

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Nessuno sa che farsene neppure della mentalità dell’algerino, che così continuerà a picchiare la gente per prendere ciò che non è suo, fino a che non succederà qualcosa di grave, e tutti si domanderanno come si sarebbe potuto evitarlo. Speriamo che questa volta il giudice lo allontani davvero, almeno fino alle costa. Speriamo che lo rimandi per un po’ in Algeria, come recidivo.


Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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