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Settimo milanese. Il 47enne scoperto con una tonnellata di esplosivi in casa ci ha riprovato

Ieri un 47enne italiano è stato nuovamente denunciato esattamente un mese dopo un primo arresto, per commercio illegale di materiali esplosivi e fuochi pirotecnici. E’ successo in via Torricelli, a Settimo Milanese, in provincia di Milano. Gli agenti del commissariato Lorenteggio della Polizia di Stato lo hanno scoperto e accusato di commercio illegale di prodotti esplosivi e per omessa denuncia del possesso di materiale pirotecnico, per la seconda volta. Dopo essere stato liberato, aveva ripreso l’attività come se nulla fosse, conservando e vendendo fuochi d’artificio non riconosciuti dal Ministero dell’Interno.

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Alcune indagini della squadra operativa del commissariato hanno portato ad individuare un’abitazione di via Torricelli come possibile centro di produzione e vendita di fuochi pirotecnici. Dopo appostamenti mirati, i poliziotti hanno fermato il 47enne a bordo della sua auto. Lo hanno riconosciuto. Il mese scorso era stato arrestato per il possesso di una tonnellata di materiale esplosivo, processato e condannato, poi sottoposto all’obbligo di firma. Non è certamente un tipo di condanna che lo ha convinto della necessità della prudenza di tenere una tonnellata di esplosivo in un appartamento.

Fuochi d’artificio esplosivi dappertutto. Il video

Infatti durante la nuova perquisizione dell’appartamento, e della cantina e di altre pertinenze, gli agenti hanno trovato,, una grande quantità di fuochi d’artificio. Alcuni erano nell’ingresso dell’appartamento, dietro al porta, conservati in scatole e buste di cartone. L’intervento è stato supportato dal nucleo Artificieri dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che ha messo in sicurezza lo stabile, evacuandolo, prima di procedere alla classificazione del materiale.

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Sono stati sequestrati 10 razzi pirotecnici e 28 batterie di tubi da lancio di varie dimensioni, per un valore commerciale complessivo che supera i 2000 euro. I manufatti, che non risultavano riconosciuti né classificati dal Ministero dell’Interno, rappresentavano un serio rischio per la sicurezza dei residenti e del quartiere. Il 47enne ha rischiato di far saltare in aria il quartiere.

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