Presi i responsabili della strage di via Cantoni. Il video, il movente e la droga
Risolto il caso della strage di via Cantoni. Il 3 dicembre 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, con la collaborazione dell’autorità di polizia olandese attivata attraverso Eurojust ed Europol, hanno arrestato in Olanda un 26enne olandese, residente a Middelburg , nei Paesi Bassi, accusato di essere l’esecutore materiale dalla stragw di Via Cantoni, a Milano, cui morirono 3 giovanissimi cinesi. È accusato di omicidio volontario, incendio e tentata estorsione.
Contestualmente, all’operazione olandese, a Milano sono stati fermati due cittadini cinesi di 34 e 40 anni, attualmente residenti a Milano, che sono ritenuti i i mandanti del tentativo di estorsione e dell’incendio. Sarebbero anche coloro che hanno fornito appoggio all’esecutore materiale nelle fasi precedenti e successive della strage.
La strage di via Cantoni: Il video
Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Milano sull’incendio doloso della sera del 12 settembre scorso di un magazzino industriale nel quale trovavano la morte per soffocamento tre giovani ragazzi cinesi. Stavano dormendo all’interno del magazzino e, sorpresi dalle fiamme, non erano riusciti a scappare. In breve tempo, grazie ad un importante sforzo tecnico ed attraverso la proficua cooperazione internazionale, veniva individuato l’esecutore materiale, identificato nel 26enne olandese.
L’uomo, nelle ore precedenti l’incendio, aveva tentato di estorcere 40mila euro a un imprenditore cines, residente a Milano e operante nel settore del commercio all’ingrosso di mobili di design. Poi aveva incendiato il magazzino dandosi immediatamente alla fuga.
Altri approfondimenti investigativi hanno permesso di identificare anche i due mandanti del delitto e di ricostruire il movente. Accusavano il proprietario del magazzino di un mancato pagamento di alcuni lavori edili svolti dalla ditta di uno dei due complici, per l’ammontare, appunto, di circa 40.000 euro.
La droga: 13mila dosi di shaboo
Durante le perquisizioni di routine a casa dei due indagati, i carabinieri hanno trovato e sequestrati 1,3 Kg di Shaboo, circa 1000 pastiglie di Extasy riportanti i simboli del “geco” e dei “bitcoin”, bilancini e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente, circa 45.000 euro in contanti, nonché abbigliamento e materiale che riconduco ai fatti. 1,300 kg di shaboo sono quanto basta per confezionare 13mila dosi della terribile droga asiatica, venduta sul mercato generalmente a cifre che variano dai 250 ai 400 euro a dose. Si tratta forse di uno dei ritrovamenti di shaboo più importanti effettuati a Milano con un valore sul mercato che avrebbe potuto generare un ricavo dai 3 ai 5 milioni di euro.
Siamo obbligati a scrivere che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la eventuale responsabilità degli indagati sarà accertata solo all’esito del processo e della eventuale sentenza definitiva di condanna, vigendo fino a quel momento il principio della presunzione di non colpevolezza.
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