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Milano, droga a San Siro: sgominate due bande, 14 arresti

La Polizia di Stato di Milano ha inferto un duro colpo al traffico di droga nelle zone di San Siro, Lampugnano, Baranzate, Bollate e Garbagnate. Nelle prime ore del mattino del 2 dicembre 2024, sono stati eseguiti 14 arresti nell’ambito di un’operazione del commissariato Bonola e coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia. Tra i fermati figurano 6 cittadini italiani e 8 albanesi, accusati di far parte di due organizzazioni criminali dedite allo spaccio di cocaina e hashish.

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L’operazione e le accuse

Le indagini, condotte dal Commissariato Bonola sotto la guida del primo dirigente Antonio D’Urso, sono il proseguimento dell’operazione “Riqualifichiamo Selinunte”, che aveva già acceso i riflettori sul traffico di stupefacenti nella zona. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga (art. 74, commi 1 e 2, DPR 309/90). Le due bande criminali operavano con una struttura ben organizzata, garantendo la distribuzione e la vendita al dettaglio di stupefacenti su larga scala.

La rete dello spaccio

Le due organizzazioni si avvalevano di una rete di “cavallini” – spacciatori al dettaglio – provenienti dall’Italia e dall’Albania. Gli albanesi, privi di permesso di soggiorno, sfruttavano i 90 giorni consentiti dalla legge per rimanere sul territorio italiano, tornando in patria al termine del periodo e rientrando in seguito con nuovi visti turistici.

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Per svolgere le loro attività illegali, i “cavallini” ricevevano un supporto logistico completo: appartamenti arredati, automobili, telefoni cellulari e un’istruzione mirata sulle tecniche di spaccio. Tra i fermati c’è anche un 17enne sorpreso dai poliziotti alla guida di un’auto ma senza patente. I giovani spacciatori partecipavano a veri e propri corsi di formazione, in cui apprendevano anche come individuare eventuali pedinamenti e aggirare i controlli.

Per evitare le intercettazioni, i membri delle bande utilizzavano telefoni dedicati esclusivamente agli scambi, che non uscivano mai dagli appartamenti. Le comunicazioni con i clienti avvenivano unicamente tramite app di messaggistica non intercettabili. Le consegne erano organizzate con turni di lavoro precisi e retribuzioni di circa 100 euro al giorno, garantendo un servizio a domicilio con l’ausilio di navigatori inseriti sulle auto fornite dalle organizzazioni.

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Sequestri e arresti

Nel corso delle indagini, che hanno coinvolto complessivamente 21 persone, la Polizia ha effettuato 10 arresti in flagranza di reato e sequestrato 700 grammi di cocaina e 4 chilogrammi di hashish. Sono state documentate ben 1.290 cessioni di droga da parte di una delle organizzazioni in pochi mesi, mentre l’altra ha registrato oltre 2.000 cessioni in un solo mese.

Tra il materiale sequestrato figurano 30 mila euro in banconote da 10 e 20 euro, una pistola calibro 6.35 rubata anni fa e trovata nascosta in un appartamento a Garbagnate, bottigliette d’acqua con doppio fondo e scatole magnetiche fissate sotto le auto per trasportare gli stupefacenti. Per raccogliere le prove i poliziotti hanno svolto una intensa attività  tecnica, posizionando molte telecamere e microspie sulle auto a noleggio, che venivano cambiate settimanalmente, e nei nascondigli delle bande. In un caso per sorprendere chi veniva a prelevare la droga avevano inserito una telecamera in una trappola per topi in una cantina. Un nascondiglio geniale che non ha destato sospetti e ha permesso di capire il modus operandi della banda.

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Gli investigatori hanno individuato anche dei  corrieri che trasportavano droga tra l’Albania e l’Italia utilizzando i pullman di linea dei migranti, che si fermano alla stazione della metropolitana di Lampugnano. Le quantità non erano tantissime, ma arrivavano settimanalmente e venivano gestite in maniera organizzata e professionale. Tutte le confezioni di droga erano avvolte in fogli di alluminio per eludere i controlli.

Questa mattina la conferenza stampa in questura

San siro,Droga. Milano, droga a San Siro: sgominate due bande, 14 arresti - 02/12/2024

Una conferenza stampa tenuta questa mattina nella sala Scrofani della questura di Milano ha chiarito altri particolari di questa operazione del commissariato Bonola. Le dichiarazioni rese dai clienti, unite alle prove raccolte con attività tecniche, hanno rafforzato le accuse contro le organizzazioni. Oltre all’art. 74 per la sistematicità delle operazioni, ad alcuni degli arrestati è stato contestato anche l’art. 73 del codice penale per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Alcuni dei responsabili sono riusciti a rientrare in Albania prima dell’arrivo dei poliziotti, e per loro sono state attivate le procedure di rintraccio e arresto internazionali.

Nota della redazione
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