RogoredoMilano

Milano, arrestato sul treno notturno con 682 pastiglie di droga e 28 di viagra (o roba simile)

Sabato 12 ottobre, un 24enne nigeriano è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Aveva 28 pastiglie simil viagra in tasca, mentre nel marsupio nascondeva 682 pastiglie di stupefacenti vari. Il giovane, irregolare sul territorio italiano, è stato fermato dalla Polizia Ferroviaria a bordo di un treno notturno, nei pressi della stazione di Milano Rogoredo.

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la scala Rho b&b

Gli agenti della polfer erano in servizio sul treno durante una delle numerose scorte organizzate a protezione del personale viaggiante e dei passeggeri,. Hanno notato il comportamento sospetto del 24enne. Infatti alla vista dei poliziotti ha tentato di nascondersi nel bagno del treno dove ha cercato di nascondere il marsupio. . Gli agenti però lo hanno visto, hanno bussato alla porta del bagno e gli hanno detto di uscire. Una volta fuori gli hanno chiesto i documenti e sottoposto ad una perquisizione personale. In tasca gli hanno trovato 28 pastiglie blu, tipo viagra e 460 euro in banconote di vario taglio. Poi i poliziotti hanno controllato il bagno dove si era rinchiuso il nigeriano.

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Lì c’era il marsupio che poco prima era alla cintola del nigeriano. All’interno un vero tesoretto. 682 pillole varie, verosimilmente destinate allo spaccio. Il valore medio della vendita su strada è di 50 euro l’una. Quindi, ad occhio e croce, il nigeriano trasportava circa 34mila euro in droga. Una curiosità: la droga sequestrata viene regolarmente distrutta in appositi inceneritori, mentre il denaro sequestrato agli spacciatori, sono versati in apposito conto corrente, intanto che sono eseguite processo e condanna.

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Non sempre, però, le somme confiscate entrano nella disponibilità dello stato perchè una recente sentenza ha stabilito che deve esserci una correlazione precisa fra reato e provento del reato. Ad esempio se, come in questo caso, il reato è la detenzione di droga, il pubblico ministero dovrà provare che quei 460 euro sono il compenso per la detenzione di droga. Se l’accusa è quella di spaccio, magari perchè la persona è presa in flagrante, sarà necessario provare che il denaro sia provento dello spaccio, per poterla confiscare. Dal sequestro immediato, però, non sfugge nessuno.

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