Novità sul morto di Canegrate. Potrebbe trattarsi di omicidio
E’ iniziata l’autopsia del corpo del marocchino ritrovato senza vita, riverso ai piedi di una panchina nel parco di Canegrate lo scorso 27 luglio. In un primo momento l’uomo pareva essere stato vittima di un malore. Non c’erano, attorno a lui, segni di colluttazione e tantomeno si notavano sul suo corpo delle ferite che potessero far pensare ad un omicidio o ad un altro tipo di morte violenta. L’autopsia invece pone dei dubbi. I patologi hanno notato i segni di un’emorragia al polmone, che è anche la causa della morte.
Non si sa ancora come possa essersi causato una lesione al polmone di dimensioni tali da causare l’emorragia e la morte. Fra le cause che i medici dovranno considerare, oltre ad un possibile trauma toracico, ci sono anche altre possibilità. L’emorragia polmonare può essere infatti causata dall’inalazione della cocaina, del crack e anche della marijuana. Anche durante l’uso di sostanze prodotte illegalmente e senza controllo e usate per il vaping, cioè per le sigarette elettroniche, possono verificarsi casi di emorragia polmonare.
Secondo il Manuale MSD, sito di divulgazione di informazioni sanitarie, “gli agenti per vaping prodotti illegalmente probabilmente contengono altri principi inattivi, alcuni dei quali, come la vitamina E acetato, possono causare lesioni polmonari correlate al vaping.”
Sul caso quindi, le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Legnano sono tutt’altro che concluse. Le autorità giudiziarie stanno però attendendo le conclusioni finali dei medici della patologia legale per decidere se aprire un fascicolo per omicidio. Potrebbe infatti essere un omicidio avvenuto a seguito di altro reato, come lo spaccio di stupefacenti o altre sostanze illegali, o un omicidio dovuto anche ad una colluttazione avvenuta molte ore prima della morte dell’uomo.
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Io non mi capacito di come una persona che dovrebbe essere giornalista non sia in grado di scrivere un articolo oggettivo ma che anzi utilizzi la comunicazione con lo scopo di dare una totale accezione negativa a un qualcosa che ancora non ha alcun dettaglio verificato. Inoltre è proprio scritto male.
Guardi, siamo in due. Io non mi capacito mai di come ci siano delle persone come lei che si espongono, senza riflettere, alle figure di “cacca”. Lei mi ricorda un signora che mi scrisse una lunga lettera in cui mi spiegava i motivi per cui avrei dovuto licenziare la giornalista che aveva scritto l’articolo e assumere lei al suo posto. Non si era accorta che il nome della giornalista che aveva firmato l’articolo corrispondeva a quello del direttore e, per giunta si rivolgeva a me al maschile, dando per scontato che il direttore fosse un uomo.
Lei ha fatto più o meno la stessa cosa. Chi ha scritto l’articolo è una giornalista, come lo sono io. Entrambe iscritte all’ordine e al sindacato, all’unisono.
L’articolo è assolutamente oggettivo e riporta la notizia che l’autopsia ha determinato come causa della morte, in modo certo, un’emorragia polmonare.
L’emorragia polmonare non è una condizione che si verifica nelle morti naturali. Avviene per un trauma toracico o per essere stati così imbecilli da aver assunto le droghe e le sostanze citate, come sostiene l’autorevole fonte citata. Quindi, allo stato attuale delle indagini, i dettagli comunicati sono tutti verificati.
Questo per quanto riguarda l’articolo e la professionalità.
Poi ci sarebbe invece da verificare come mai lei scriva ” ma che anzi utilizzi la comunicazione con lo scopo di dare una totale accezione negativa a un qualcosa…” A parte che qui non si fa comunicazione, ma giornalismo, secondo lei, la morte non naturale di un uomo ha qualche possibilità di essere comunicata” in una totale accezione positiva?” Secondo lei andava scritto ” O che bello, un uomo è morto ammazzato su una panchina?”
Sono curiosissima della spiegazione con accezione positiva che vorrà dare.